L’innovazione come supporto alla specializzazione

Dicembre 9, 2019by Alessandra Schofield

Intervistato nell’ambito dell’Insurance Summit de Il Sole 24 Ore “Il futuro delle assicurazioni tra nuovi costi del rischio e scenari digitali” del Sole 24Ore a Milano, lo scorso 18 novembre, il Group CEO Unipol Carlo Cimbri ha trasferito alcune linee guida sulle quali il Gruppo sta indirizzando le proprie strategie.

Non una disruption, ma un’evoluzione di servizi e garanzie per gli Assicurati

Secondo Cimbri anche in mondo nuovo, attraversato da innovazioni tecnologiche così pervasive e dai conseguenti mutamenti nel comportamento delle persone, un fattore differenziante per le Imprese rimane la capacità di fare sempre meglio “il mestiere che si sa fare”. Cavalcare l’innovazione è quindi indispensabile, ma deve essere utilizzata per migliorare i servizi ai clienti, la previsione dei rischi e anticipare, ove possibile, i cambiamenti di scenario che la pervasività della tecnologia comporta.

La chiave di volta per il settore assicurativo – e quindi per UnipolSai – resta dunque la specializzazione, che conserva il proprio elevatissimo valore anche in un contesto nel quale si potrebbe essere portati a pensare che tutti possono fare tutto. La tecnologia, oggi impiegata nell’ambito delle scatole nere (nel quale UnipolSai, con 4 milioni di dispositivi installati, è leader di mercato) per il comparto Auto e domani applicata ai prodotti Property e sfruttata per anticipare i fenomeni potenzialmente catastrofali, deve supportare e implementare questo indirizzo.

Non si tratterà quindi, di una disruption destinata a stravolgere un intero settore, ma di un’evoluzione nell’ambito della quale UnipolSai sta facendo la parte che le compete.

La tecnologia permea tanti aspetti della vita quotidiana e continuerà a permearli; ma ciò che si è decisamente modificato rispetto al passato, è la velocità con cui i cambiamenti avvengono – ha osservato Cimbri – quindi un approccio proattivo comporta utilizzare gli strumenti a disposizione per migliorare le performance e i servizi agli assicurati. UnipolSai ha scelto di evolvere in una logica che ha definito di “ecosistema”, individuando nell’utilizzo della telematica la possibilità di prevedere meglio i rischi e studiare nuovi ed ulteriori servizi e maggiori garanzie per gli assicurati, che potranno sempre e comunque contare sulla protezione di cui hanno bisogno.

Se la parola d’ordine è specializzazione, la conoscenza di un territorio, di una base di clientela così vasta come quella di UnipolSai è anch’essa, tanto di più, un valore da preservare e coltivare. Per questo la Compagnia – pur osservando con attenzione ciò che accade oltre i confini nazionali – preferisce concentrarsi sull’Italia e sull’Italia ha impostato il proprio Piano Industriale 2019-2021, non ritenendo l’espansione dei propri ambiti di attività all’estero condizione essenziale per chi si occupa di assicurazioni.  

Il tema dell’innovazione non riguarda solo il comparto Auto (che vede UnipolSai posizionarsi sul mercato con 10 milioni di clienti): anche per quanto riguarda Welfare, Malattie (altro ambito chiave per il Gruppo) e tutti i servizi accessori per la persona, la Compagnia sta evolvendo, estendendo la propria attività ad ambiti nuovi, non tipici ma complementari rispetto all’attività caratteristica di una impresa di assicurazione. In tal senso UnipolSai ha tracciato una strada che continuerà a percorrere nei prossimi anni su un orizzonte temporale lungo, in una visione che va oltre il piano triennale, seguendo una trasformazione del mercato che – secondo Cimbri – prevedrà una sempre maggiore ibridizzazione di contesti.

Propensione ad assicurarsi, qualcosa sta cambiando

Nel frattempo, continua a porsi la questione della propensione degli Italiani ad acquisire coperture contro i rischi. Il nostro Paese è tutt’ora fortemente sotto assicurato rispetto ad altre realtà europee e ancora di più a livello mondiale. Negli ultimi trent’anni – ha osservato l’AD UnipolSai – non è cambiato molto, e del resto con uno Stato che era in grado di garantire il 100% della protezione sanitaria, ben difficilmente si sarebbero potute sviluppare forme di assistenza complementare. Sebbene oggi  si sia fortemente ridotta la percentuale delle prestazioni pubbliche sulla spesa sanitaria (su 130 mld circa 40 mld sono oggi pagati direttamente dalle tasche dei cittadini), è ancora diffusa la percezione che lo Stato si faccia carico di tutto. Ciononostante, l’assistenza sanitaria complementare e previdenziale è già una realtà e lo sarà sempre di più.

Più semplice invece appare aumentare la consapevolezza rispetto alla necessità di tutelarsi rispetto ai rischi connessi agli eventi catastrofali, rispetto alla quale UnipolSai sta in effetti registrando un cambiamento di sensibilità. Purtroppo i fenomeni quali alluvioni, esondazioni e frane hanno perduto il loro carattere episodico e la crescente frequenza aumenta l’attenzione e quindi la propensione ad assicurarsi. Ciò richiederà risposte diverse, non solo da parte dei leader del settore assicurativo, ma anche probabilmente dallo Stato stesso.

BPER: un canale con importanti margini di sviluppo

Infine, una nota su BPER. Carlo Cimbri si aspetta che la Banca possa performare sempre meglio nella distribuzione dei prodotti assicurativi del Gruppo e sulla base dei risultati che si stanno osservando è possibile avere fiducia nel fatto che sia un canale che potenzialmente offre importanti margini di sviluppo, da affiancare alla rete tradizionale tramite il quale già UnipolSai assiste  16 milioni di assicurati: le Agenzie.

Dal punto di vista dell’investimento finanziario ci si attende una maggiore redditività, stabilità dei risultati nel tempo, crescita del valore patrimoniale.

Non c’è dubbio che per le banche, sotto il profilo reddituale, i  tempi non siano facili – ha affermato Cimbri – La stretta regolatoria sull’attività caratteristica si traduce in una maggiore complessità nel cercare margini economici; è in corso un’evoluzione e la creazione di valore va ricercata in tutti i filoni possibili e una maggiore penetrazione verso la propria base di clienti ma anche nella ricerca di diverse economie di scala. Il sistema bancario, soprattutto per quanto riguarda le banche di medie dimensioni appare destinato a consolidarsi nel prossimo futuro: UnipolSai, in quanto azionista di BPER, supporterà le ipotesi che creino valore e che accrescano le dimensioni dell’istituto.

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.