La maggior parte degli operatori che hanno partecipato all’indagine tematica EIOPA ha dichiarato di non aver rilevato alcun problema relativo all’accuratezza dei dati o comunque di aver improntato una solida gestione dei processi di elaborazione per evitare questo tipo di criticità.
Hanno inoltre ribadito di non utilizzare variabili discriminatorie nell’analisi dei Big Data e che gli strumenti BDA adottati sono disegnati in modo che l’interpretazione dei dati (output) sia imparziale e basata solo su evidenze di tipo statistico.
Alcuni soggetti hanno esplicitamente affermato di non basarsi su variabili che potrebbero suggerire caratteristiche discriminatorie tramite correlazioni spurie, e quindi falsate.
Comunque, in alcuni casi è stata ammessa la difficoltà di acquistare dati da terze parti che abbiano i medesimi standard qualitativi dei dataset utilizzati in ambito aziendale. A questo proposito, alcuni operatori hanno precisato di utilizzare esclusivamente dati interni nei processi BDA; altri fanno uso anche di dati esterni, acquisiti da fonti considerate altamente di fiducia come enti pubblici o fornitori terzi cui facciano riferimento tutti i soggetti operanti in quel dato settore, e quindi affidabili.
Taluni soggetti usano i dati di fonti terze solo per scopi di marketing, laddove l’accuratezza delle informazioni è evidentemente meno rilevante.
Coloro che acquistano dataset hanno dichiarato di garantirne la precisione e la liceità tramite l’inclusione di clausole specifiche nei contratti, in conformità con i requisiti legali connessi all’outsourcing.
Per quanto riguarda l’accuratezza degli strumenti di analisi dei Big Data, in molti casi i soggetti hanno dichiarato di non utilizzare applicativi black box che potrebbero potenzialmente introdurre caratteristiche discriminatorie individuali.
Altri utilizzano questi algoritmi a supporto delle regolari elaborazioni analitiche, non nei processi produttivi, e che tutti gli output vengono rivisti da analisti (umani) prima di essere usati.
Infine, alcuni operatori hanno anche spiegato di non gestire direttamente gli strumenti BDA, ma di affidarne l’utilizzo a parti terze che spesso forniscono servizi di questo tipo ai numerosi attori del settore.