Il 2019 è stato un anno disastroso – nel senso letterale del termine – sotto il profilo degli eventi naturali estremi e delle conseguenze che hanno portato con sé in tutto il mondo. Proviamo a ripercorrerli, sapendo che si tratta comunque di dati e stime parziali.
- In gennaio precipitazioni 5 volte superiori alla media si susseguono ad un anno di siccità in Argentina e Uruguay, costringendo 11 mila persone a lasciare le proprie case e causando 2,5 miliardi di danni
- A causa delle precipitazioni connesse ad un profondo ciclone extratropicale, negli Stati Uniti esondano in marzo fiumi Mississippi, Missouri e Arkansas, toccando record mai visti negli ultimi 50 anni
- Sempre in marzo, le conseguenze delle alluvioni in Iran toccano direttamente o indirettamente 10 milioni di persone (su una popolazione di 80 milioni); le piogge torrenziali causano 78 vittime, mezzo milione di sfollati e la distruzione di 50.000 edifici
- Ancora nel mese di marzo Zimbabwe, Mozambico, Madagascar e Malawi sono investiti dal ciclone Idai, che uccide 1.300 persone; 4.000 i casi di colpiti nell’epidemia di colera immediatamente successiva. Il ciclone Kenneth provoca ulteriori 52 morti in Mozambico; i danni sono stati complessivamente stimati in 2,3 miliardi
- La tempesta Eberhard in marzo colpisce Inghilterra, Belgio, Olanda, Germania, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria
- A maggio e giugno il ciclone tropicale Fani investe Sri Lanka, Andhra Pradesh, India orientale, Bangladesh e Bhutan, con 89 vittime e danni per 8,1 miliardi; evacuate in massa circa 800.000 persone
- Tra giugno e ottobre, nelle regioni settentrionali dell’India le alluvioni causano 1.900 morti e 10,1 miliardi di danni. Nel frattempo, il Tamil Nadu soffre di una devastante siccità (200 giorni senza pioggia)
- In giugno la Namibia viene posta in stato di emergenza siccità (la peggiore degli ultimi 90 anni)
- In agosto la tempesta tropicale Wipha flagella il Vietnam (2 vittime accertate e numerosi dispersi), mentre a causa delle piogge monsoniche muoiono almeno 39 persone in Pakistan
- A settembre e ottobre è la volta del Giappone, dove i tifoni Faxai e Hagibis provocano danni per oltre 20 miliardi
- Sempre a settembre, l’uragano Dorian investe le Bahamas (7 miliardi di dollari di danni e almeno 50 vittime confermate), gli Stati Uniti sud-orientali (500 mln di dollari di danni) e il Canada atlantico
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