Simo Cesaroni, “assicuratore cantante” che dedica una canzone ai Colleghi e…

Aprile 10, 2020by PASQUALE RUNFOLA

A cura di Pasquale Runfola – Ufficio di Comunicazione AUA

Simo al pianoforte… Da notare la partitura

Caro Simone,

dopo averti sentito cantare “live” in una Cena di Gala del Gruppo Agenti dello scorso anno a Torino, ora ho potuto anche ascoltare il pezzo inedito  “L’assicuratore” (lupus in fabula), da Te composto insieme a Povia e pubblicato su YouTube. Naturalmente lo proponiamo con questo link a tutti i colleghi tramite il Sito AUA e i nostri Social:

Simone Cesaroni – L’Assicuratore

Ora raccontaci un po’ di te. Quanti anni hai, dove vivi, da quanti anni fai “l’assicuratore cantante” e da quanti… “il cantante assicuratore”?

Simone Cesaroni, in arte “Simo Cesaroni”, ho 35 anni e sono di Pesaro. Mi sono affacciato molto giovane alla carriera dell’assicuratore, visto che mio padre Giancarlo – tra le sue varie attività – faceva anche il subagente. Quindi da quando avevo 16 anni, ed era il 2001, ho iniziato ad approcciare il mondo dell’agenzia nei doposcuola e durante le estati. Giorno dopo giorno sono cresciuto professionalmente facendo tutti gli step, fino a diventare agente nel 2014.

E la passione della musica, quando è nata?

Sin da piccolo ho sempre avuto la passione per la musica; già a sei anni studiavo pianoforte e canto, per poi approdare all’età di undici anni al corso ordinamentale di pianoforte presso il Conservatorio Rossini di Pesaro, dove sono stato fino ai sedici anni, ma la passione di cantare e suonare, quella, non è mai stata persa. Qualche anno fa il destino mi  ha fatto assicurare il maestro Di Gregorio della scuola “Pianeta Musica” di Pesaro, che mi ha stimolato a rimettermi in gioco e a riprendere il percorso che avevo iniziato da giovanissimo. Essendo però da qualche anno assicuratore, ho quindi deciso di scrivere un pezzo autobiografico, sperando che arrivi a tutti il messaggio che, nonostante una vita piena di impegni, bisogna sempre coltivare le proprie passioni… che magari possono anche portarti a una seconda interessante professione.

Come è nato questo pezzo, “L’Assicuratore”?

È il primo che ho scritto, perché mi sono sempre ritenuto soprattutto un interprete; tutto è nato dall’incontro col cantautore Giuseppe Povia, che è avvenuto all’interno della scuola “Pianeta Musica”di Pesaro. Quando Povia ha scoperto che lavoro facevo, mi ha subito detto che avremmo dovuto comporre una canzone sull’assicuratore…ed è nata, unendo la passione per il mio lavoro e l’approccio con il quale lo svolgo, cercando anche un po’ di ironia. Il pezzo – i cui arrangiamenti sono stati curati dal maestro Di Gregorio – era nato più di un anno fa, ed è rimasto per tutto questo tempo nei file del mio pc. Tre settimane fa ho deciso di dargli la luce. Ora è già su tutti gli store, spotify, google, etc.

Quali sono i tuoi cantanti o gruppi preferiti?

Andrea Bocelli, Riccardo Cocciante, Massimo Ranieri, Luigi Tenco, Queen, Sergio Endrigo e tanti altri…. Non ho un target specifico di cantanti che ascolto, ma in linea di massima mi piace molto la musica del passato, anche se sono aperto a tutti i generi.

A chi è dedicata “L’assicuratore”, ovvero “L’Assicuratore dei Tuoi sogni” ?

“L’assicuratore dei tuoi sogni” rappresenta il mio stato sul profilo di whatsapp; mi piacciono i doppi sensi, le cose dette sia con ironia sia seriamente, come sanno bene le persone che mi conoscono. La canzone è dedicata naturalmente a noi assicuratori, ma anche a tutti i clienti, soprattutto quelli che ci vedono ancora come esattori antipatici e burocrati. Invece voglio trasmettere in musica la nostra dedizione al cliente, perché è sempre nei nostri pensieri. Comunque un assicuratore sa essere anche romantico; infatti dedico il ritornello a un Amore che noi dobbiamo assicurare… perché “c’è il rischio che potrei rubarti il cuore…”

“L’assicuratore dei tuo sogni” potrebbe essere una proposta per uno spot della Compagnia?

Decisamente sì, è quello che spero. Ne sarei molto orgoglioso.

Ti è capitato di fare già qualche concerto?

Canto spesso in manifestazioni ed eventi vari. Dallo scorso dicembre mi cimento anche nel ruolo di organizzatore, avendo ideato la manifestazione canora “UNA SERATA PER MILENA”: è dedicata alla mia mamma, che purtroppo ci ha lasciato la scorsa estate. Mi sono anche recentemente affacciato al mondo dei Musical, interpretando “Frollo” in una rivisitazione di Notre Dame de Paris, che è stato lo spettacolo di apertura della Fiera Nazionale Biosalus in Urbino (PU). È stata un’esperienza fantastica che intendo sicuramente proseguire.

Qual è il Tuo sogno nel cassetto: partecipare a Sanremo o vincere un contest della Compagnia?

Bella domanda, anche imbarazzante. È come scegliere tra due bellissime donne… e poi quella non scelta ti prenderà a schiaffi. Vivo di sogni, ma con i piedi per terra; da una parte mi piacerebbe molto diventare un bravo cantante, dall’altra continuare a essere anche un bravo assicuratore. Penso che una cosa non escluda l’altra, basta ottimizzare nel modo migliore tutti i mezzi a disposizione, avendo vicino le persone giuste.

L’esperienza di cantare ti aiuta nel lavoro? Non spiegherai le polizze cantando (che potrebbe anche servire), ma ti rende più sicuro nel rapporto con i clienti?

Sì, mi è molto utile per uscire dalle vesti di quello antipatico… ed entrare nella sfera del simpatico.

Naturalmente, per perfezionarti, stai continuando a frequentare la scuola di canto. Sono più complicati i test alla scuola di canto o su Unica?

Anche l’attività di cantare ha i suoi lati negativi e le sue preoccupazioni. La voce bassa, il raffreddore, copriti bene, l’ansia da prestazione… ma sono le difficoltà che incontriamo in qualsiasi percorso professionale e di vita. Sicuramente è più difficile arrivare a fare un acuto improbabile… che superare un test su Unica.

Che canzone dedicheresti alla Compagnia? So già la risposta: “Si può dare di più” 😉

Amore Bello di Baglioni :-))))))

Che canzone dedicheresti invece in questo momento difficile e delicato a tutti i colleghi?

“L’assicuratore” di Simo Cesaroni, perché vorrei ricordare a tutti i colleghi che in un momento come questo lasciare il cliente sempre al centro dei nostri pensieri e trasmettere umanità sarà la chiave per superare il momento e voltare questa triste pagina.

Grazie Simone, Ti aspettiamo in concerto al prossimo Congresso.