
Secondo CGPA la pandemia ha evidenziato la necessità di riprogettare alcuni prodotti per migliorarne la chiarezza contrattuale e precisarne l’ambito consulenziale, onde evitare l’insorgere di contenziosi nei confronti di compagnie ed intermediari
Il responsabile Sinistri Andrea Dalla Villa ha sottolineato un’altra criticità originata dalla pandemia: la limitazione delle coperture alle imprese per la perdita di ricavi, solitamente legate alla perdita o al danneggiamento dei beni che provocano l’interruzione dell’attività produttiva.
“Il 95% delle polizze per la business interruption (BI) oggi attive non copre il danno indiretto (generato, cioè, da fattori esterni all’impresa) – ha osservato Dalla Villa – mentre il restante 5% ha comunque una copertura limitata”. Le pressioni da parte dei clienti per il riconoscimento dell’indennizzo del danno indiretto subìto a causa del Covid-19 sono sempre più frequenti in molti Paesi del mondo colpiti dalla pandemia.