Rinnovare il patto generazionale per superare la crisi

L’estate è tradizionalmente il tempo delle relazioni annuale degli Enti collegati al mondo assicurativo e finanziario, e oggi (24 giugno 2020) COVIP pubblica la propria sul sito istituzionale, accompagnata dalle considerazioni del Presidente Mario Padula.

La pandemia ha modificato per tutti procedure, operatività, abitudini, modalità di comunicazione ed ulteriore conferma ne è la decisione di Padula di fornire stavolta – oltre il resoconto sulle attività del 2019 – anche alcune considerazioni sul post crisi.

Naturalmente si tratta di spunti espressi nella consapevolezza che per tirare le somme complessive bisognerà attendere ancora.

In questo periodo, anche il nostro Paese sta pagando un prezzo altissimo, non solo in termini di vite umane, ma anche di distruzione di ricchezza, perdita di opportunità di lavoro, lacerazione del tessuto sociale” afferma Padula, e solo impegnandosi ad assicurare spazi di lavoro e di vita ai giovani sarà possibile garantire la necessaria serenità agli anziani, rinnovando il patto generazionale. “In tale prospettiva – prosegue il Presidente COVIP – si tratta di ripartire, con l’impegno di tutti, istituzioni e operatori, per costruire un sistema previdenziale inclusivo e solido, in grado di coniugare sostenibilità sociale e sostenibilità finanziaria, all’interno di un sistema economico che sappia guardare al futuro su basi più avanzate con speranza, coraggio e capacità di innovare. Bisogna rendere il sistema più inclusivo, anzitutto agendo sui fenomeni di marginalità del mercato del lavoro, che questa crisi epidemiologica sta fortemente aggravando”. 

Per quanto riguarda i dati del 2019, lo scorso anno si è registrato un +4% di iscritti alle forme di previdenza complementare sul 2018, per un totale di 8,4 milioni di aderenti:

  • 3,1 milioni sono gli iscritti ai fondi negoziali (33 tipologie); +5% rispetto al 2018
  • oltre 1,5 milioni sono gli iscritti ai fondi aperti (41 tipologie); +6,1% rispetto al 2018
  • 3,3 milioni sono gli iscritti ai PIP “nuovi” (70 tipologie); +4,3% rispetto al 2018
  • poco più di 600.000 sono gli iscritti ai fondi preesistenti (235 tipologie)

Nel 2019 il tasso di copertura delle forze lavoro si è attestato al 31,4%, di cui solo il 22,5% da parte di persone sotto i 35 anni. Esiste in questo senso una forte differenza di genere: 27,9% donne e 34% uomini, spiegata con il diverso livello di impiego nelle attività lavorative (rispettivamente il 56,5% della popolazione femminile e il 75% di quella maschile).

185,1 miliardi di euro le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari (+10,7% sul 2018) e 16,2 miliardi di euro i contributi incassati nel 2019, di cui:  2,2 miliardi ai fondi aperti (+8,2%) 4,5 ai PIP (+4,9%) 5,3 miliardi ai fondi negoziali (+5,3%)

2.700 euro i contributi versati mediamente per singolo iscritto, ma:

  • il 25% degli iscritti contribuisce con meno di 1.000 euro; 30,6% per i fondi negoziali, dato che molti lavoratori versano il solo contributo contrattuale 
  • il 14,9% degli iscritti versa tra 1.000 e 2.000 euro
  • il 10,8 per cento tra 2.000 e 3.000 euro
  • alle classi successive appartiene un numero via via inferiore di iscritti
  • il 6,5% degli iscritti versa tra i 4.500 e 5.165 euro

2,2 milioni sono gli iscritti che nel 2019 non hanno versato (il 26,4% del totale e + 200.000 unità rispetto al 2018); di questi la metà, 1,1 milioni di iscritti non versa contributi da almeno quattro anni.

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.