
L’ISTAT ha pubblicato lo scorso 9 luglio i dati sull’impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente periodo gennaio-maggio 2020.
Dal picco del numero di casi Covid-19 raggiunto nel mese di marzo (113.351), è stata poi registrata una progressiva diminuzione fino ai 22.893 di maggio. In totale, da inizio anno fino al 31/05/2020 si sono contati 232.639 casi, distribuiti sul territorio nazionale in maniera eterogenea, con una prevalenza nella popolazione femminile.
Dal 20 febbraio al 31 maggio 2020 sono stati 32.981 i decessi di persone positive al Covid-19, di cui 15.133 (46%) verificatisi entro il 31 marzo 2020, 13.777 (42%) in aprile e 4.014 (12%) in maggio. Nel 52% dei casi si tratta di uomini.
La percentuale di morti Covid-19 tra le persone di età inferiore ai 50 anni si mantiene attorno all’1%. Per gli uomini la classe mediana di età al decesso è 75-79 anni, per le donne 85-89 anni.
Rispetto alla mortalità per il complesso delle cause – evidenzia l’ISTAT – i decessi Covid-19 riportati alla Sorveglianza integrata risultano complessivamente pari al 10% dei decessi totali nel periodo 20 febbraio-31 maggio 2020: nello specifico, l’incidenza è pari al 19% nelle province a diffusione “alta”, il 6% nelle province a diffusione “media” e il 2% in quelle a diffusione “bassa”. Coerentemente con questo dato, alla diminuzione dei casi e dei decessi Covid-19 si riduce la mortalità per il complesso delle cause.
Nel mese di maggio è possibile riscontrare tangibilmente il risultato delle misure di prevenzione (distanziamento, utilizzo dei dispositivi di protezione etc.). Si esaurisce infatti il drammatico “eccesso di mortalità” che abbiamo visto in marzo e aprile 2020: in marzo si era registrato un +49,4% dei decessi totali rispetto stesso mese del periodo 2015-2019 e un +36,6% in aprile.
In maggio permane un tasso di mortalità in eccesso (+3,9%) nelle aree ad alta diffusione dell’epidemia; in Lombardia tale eccesso è più marcato (+8,6%), ma niente a che vedere con il +190% registrato a marzo e al +112% di aprile. Ancora in eccesso la mortalità anche in Trentino Alto-Adige (+7,1% a maggio; +69% in marzo e +71% in aprile).
Invece nella maggior parte delle province, anche in quelle ad alta diffusione, i decessi del mese di maggio sono inferiori rispetto alla media 2015-2019; questo accade anche a Bergamo (+574% a marzo e +126% ad aprile). Si registra a Lecco l’eccesso di mortalità più elevato in maggio (+20,2%; +185% in marzo e +129% in aprile).