La Giunta della città di Carpi, in provincia di Modena, ha firmato a fine luglio un protocollo d’intesa con la Regione Emilia Romagna e la società a capitale pubblico per lo sviluppo digitale Lepida che dà l’avvio ad un progetto pilota davvero innovativo.
Verranno installati circa cinquanta sensori su tutto il territorio comunale, allo scopo di raccogliere una serie di dati sulle dinamiche ambientali destinati ad essere analizzati e monitorati in tempo reale al fine di individuare gli interventi necessari. Carpi si avvia così ad essere – probabilmente – la prima “città smart” d’Italia.
La posa dei sensori sarà completata nel 2021 ed il costo dell’intero progetto è stimato in circa 150 mila euro, cofinanziato dalla Regione.
L’Internet of Things, dunque, in Italia comincia a riguardare anche l’ambito metropolitano: i sensori registreranno in modo capillare valori preziosissimi quali le concentrazioni di polveri sottili e di anidride carbonica, la temperatura e l’umidità dell’aria, i livelli di acqua nei canali e i flussi di traffico veicolare, per realizzare una piattaforma interattiva da interrogare in modo flessibile – spiega il Comune di Carpi – al fine di rispondere in modo strategico e dinamico alle problematiche legate ai cambiamenti climatici, alla tutela delle risorse energetiche ed idriche e più in generale per rendere concreta un’idea di città sostenibile.
L’iniziativa rientra nel progetto della Regione “SensorNet – I.o.T. per un territorio smart” che prevede appunto di realizzare una Rete “IoT” per la Pubblica Amministrazione e contemporaneamente consultabile dalla cittadinanza, attraverso software che verranno sviluppati da Lepida. Così cittadini e aziende, oltre alla PA stessa, potranno integrare i propri sensori, sfruttando ogni rete disponibile per la raccolta e fornendo dati agli utilizzatori mediante profilazione, in un reciproco scambio di informazioni.
Fonte foto: https://it.wikipedia.org/wiki/Carpi#/media/File:Piazza_dei_Martiri_(Carpi).JPG