Il “copilota” è disponibile verso la guida autonoma

La volta scorsa abbiamo parlato delle prime due tipologie di atteggiamento – individuate da Audi in un’indagine dedicata – da parte dei guidatori nei confronti dei veicoli a guida autonoma.

Esaminiamo dunque ora le caratteristiche del copilota disponibile.

In questa categoria rientra il 30% degli intervistati.

Tendenzialmente si pongono nei confronti della guida autonoma in un’ottica positiva, ma non vedono le cose in bianco e nero. Si aspettano da questa innovazione maggiore sicurezza, ma desiderano poter assumere il controllo in qualsiasi momento.

Vorrebbero possedere un veicolo a guida autonoma, ma ritengono importante che questa tipologia di auto sia stata precedentemente testata in situazioni reali, sulla rete viaria e in differenti condizioni climatiche e della strada.  

Si trovano soprattutto in Giappone (35%), Italia (33%) e Spagna (32%); appartengono a tutte le fasce di età e ad entrambi i generi (49% femminile e 51% maschile). Il reddito è nella media, ma il livello di scolarizzazione leggermente più elevato.

I copiloti apprezzano una quotidianità ricca di eventi; amano il divertimento, l’azione e l’intrattenimento. Si vedono come non convenzionali o perfino ribelli ed amano la spontaneità. Guardano con interesse alle novità e gli piace sperimentare anche le nuove tecnologie.

Per queste persone, la macchina è un mezzo funzionale a garantire la necessaria flessibilità per tutti gli spostamenti, Non guidano molto e raramente usano i sistemi di assistenza al conducente. Dal veicolo si aspettano soprattutto un alto livello di sicurezza, basso consumo di carburante e convenienza. 

I copiloti tendono ad essere curiosi e ottimisti rispetto alla guida autonoma, che ritengono possa garantire un più ampio accesso alla mobilità per tutti, maggiore convenienza, minore impatto ambientale e maggiore sicurezza sulle strade.

Sono inoltre convinti che grazie ai veicoli autonomi potranno avere più tempo per il tempo libero e le relazioni sociali e che potranno affidarsi alla guida autonoma sulle strade trafficate o in campagna.

Sono abbastanza fiduciosi e poco ansiosi ed i motivi di preoccupazioni sono principalmente legati alla perdita di controllo e ad eventuali rischi residui inevitabili. 

Sperano che le case automobilistiche faranno ulteriori progressi nel campo dell’intelligenza artificiale e dell’information technology. 

Pongono però una condizione: che sia sempre possibile assumere il controllo dell’auto quando necessario, a piena garanzia della sicurezza.

Fonte foto: tratta da indagine Audi

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.