L’approccio EIOPA alla supervisione del POG

Ottobre 26, 2020by Alessandra Schofield
EIOPA Archivi - Value Process

EIOPA ha recentemente pubblicato un documento in cui chiarisce il proprio approccio alla supervisione POG. Di seguito vi proponiamo la traduzione dell’introduzione.

L’obiettivo della supervisione POG 

Sebbene il POG sia un requisito orientato al processo (process-oriented) – in quanto esige che vengano messi in atto processi adeguati – può essere un efficace strumento nell’affrontare criticità e rischi correlati al prodotto, garantendo che produttori e distributori abbiano la capacità di identificare ed attenuare tali criticità e rischi. Il principale obiettivo della supervisione POG è duplice:

  1. garantire una corretta e adeguata implementazione dei requisiti POG; e
  2. garantire che lo schema e le procedure POG portino benefici ai consumatori.

Il target degli obblighi di supervisione

La supervisione POG è basata sull’art. 25 della IDD. I requisiti indicati nell’art. 25 sono ulteriormente specificati negli artt. 2 e 3 del Regolamento Delegato POG, i quali precisano che i requisiti POG si applicano alle compagnie assicurative (soggette a Solvency II e alla IDD) e agli intermediari assicurativi (soggetti alla IDD) che predispongono prodotti assicurativi destinati ai clienti (e sono quindi anche produttori) e che consigliano o propongono prodotti che non predispongono (distributori).

Vi sono molti scenari in cui le compagnie assicurative e gli intermediari assicurativi possono essere sia (co)produttori che distributori. Generalmente una compagnia che assume il rischio è considerata un produttore.

Le attività di supervisione POG tengono conto delle diverse responsabilità assunte a seconda dei ruoli, ivi inclusi gli accordi di co-produzione che potrebbero ricadere sotto la vigilanza di una o più Authority. La supervisione POG guarda anche alle modalità con cui (co)produttori e distributori interagiscono tra loro e come ruoli e responsabilità siano ripartiti, creando le basi per un utile strumento di analisi dei modelli di business.

L’approccio della supervisione

La supervisione POG non si limita alla valutazione delle politiche e dei processi POG messi in atto da produttori e distributori assicurativi. Piuttosto, la supervisione POG punta a valutare anche se le politiche e i processi POG:

  • siano adeguati e proporzionali rispetto al modello di business, al livello di complessità del prodotto e alle caratteristiche del/dei target market; 
  • siano effettivamente applicati in fase di approvazione dei prodotti; 
  • siano adeguati a garantire che i prodotti nuovi o modificati in maniera significativa incontrino le necessità del target market, in termini di obiettivi e caratteristiche, durante il loro ciclo vitale;
  • tengano adeguatamente conto delle tipologie e dei range di prodotti elaborati e distribuiti rispetto ai relativi target market individuati.

Oltre che accertare l’esistenza di una policy POG, le attività di supervisione valutano il fondamento logico retrostante alle politiche e ai processi POG per stabilirne la consumer-centricità di approccio.

La supervisione POG mira a valutare l’applicazione POG per capire:

  • come il processo POG sia stato applicato per specifici prodotti:
  • come il processo POG sia stato documentato tramite una spiegazione di come tutti i singoli passaggi siano stati seguiti;
  • quali azioni siano state intraprese dai produttori per mitigare i rischi identificati come parte del processo POG. Ciò include:
  • la revisione di prodotti/target market dopo il test del prodotto;
  • l’adeguamento delle strategie distributive per andare incontro alle caratteristiche del target market e la mitigazione dei rischi potenziali, inclusi quelli emersi dalla fase test del prodotto; e
  • la revisione dei prodotti in base per eliminare gli elementi dannosi per il consumatore (effettivi o potenziali) emersi durante il monitoraggio del prodotto o riferiti dai distributori qualora questi rilevino incoerenze rispetto al target market identificato o circostanze che possano avere effetti negativi per i consumatori.

Verifica di proporzionalità, adeguatezza e appropriatezza secondo un approccio alla supervisione POG basato sul rischio

La supervisione POG, in linea con la più ampia Strategia EIOPA di Supervisione sulla gestione del Business, è basata sul rischio in quanto tiene conto dell’impatto sui consumatori e della probabilità di materializzazione dei rischi.

Inoltre, tende a valutare quando le politiche POG sia proporzionali, adeguate e appropriate. Le attività di supervisione POG valutano inoltre le circostanze rilevanti del mercato in cui distributori e produttori operano e, per quanto riguarda le aziende, la natura, la scala e la complessità del business ed i rischi connessi ai prodotti.

Per quanto riguarda la distribuzione, la supervisione POG considera se l’attività distributiva sia la principale attività professionale o sia accessoria e se il distributore agisca come un agente collegato o un broker indipendente.

Soprattutto, oltre che analizzare i diversi elementi del processo POG in senso prescrittivo – cioè cosa i produttori dovrebbero fare per essere compliant con i requisiti POG – la supervisione POG assume un approccio proporzionale e basato sul rischio e vigila per garantire che l’approvazione, la distribuzione, il monitoraggio e la revisione dei prodotti da parte di produttori e distributori abbiano un approccio consumatore-centrico.

Produttori e distributori – come peraltro chiarito dal Regolamento Delegato POG – sono liberi di predisporre le proprie politiche e procedure POG purché ottemperino a tutti gli elementi richiesti sia a livello di Regolamento Delegato POG che con quanto contenuto nella IDD.

Conseguentemente a ciò ed in linea con il principio di proporzionalità, le attività di supervisione mirano a garantire che i processi e le procedure POG messi in atto da produttori e distributori siano adeguati ad assicurare benefici per i consumatori.

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.