
Secondo l’indagine che l’Osservatorio Sanità di UniSalute ha condotto con Nextplora – i cui risultati sono stati pubblicati lo scorso 25 gennaio – i dati 2020 evidenziano una scarsa propensione della maggior parte degli Italiani intervistati (il 63%) ad effettuare visite e controlli sanitari di tipo preventivo.
Questo atteggiamento appare incoerente con la forse troppo facile previsione che l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di Covid-19 avrebbe accresciuto il livello di attenzione alla propria salute.
Lo scorso anno:
- il 18% dei partecipanti alla ricerca non si è mai rivolto al proprio medico di base
- il 31% non ha svolto gli esami del sangue di routine
- il 47% non ha effettuato alcun esame specialistico
- il 40% non ha hanno svolto visite mediche specialistiche
- il 32% non si è mai recato dal dentista
- il 50% della popolazione femminile ultratrentenne non si è sottoposto ad un controllo ginecologico
Appare utile coniugare la lettura di questi dati con quelli contenuti nell’indagine sempre di fonte UniSalute-Nextplora il 9 dicembre 2020, secondo cui lo scorso anno, a causa della pandemia, il 53% degli intervistati ha annullato o ridotto le visite mediche programmate e nel 23% dei casi la cancellazione o il rinvio degli appuntamenti sono stati disposti dalle strutture sanitarie.
Nel 2021, il 41% si sottoporrà solo ai controlli essenziali e solo in caso di bisogno; inoltre il 20% ha espressamente dichiarato di voler evitare luoghi ritenuti “a rischio”, come cliniche e strutture mediche. Solo il 22% manterrà la programmazione medica pianificata.
Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, tuttavia, questi numeri non sarebbero connessi (o quantomeno, non in maniera esclusiva) alla volontà di evitare strutture sanitarie in questo specifico periodo. Secondo la ricerca di gennaio, infatti:
- il 15% degli intervistati non ha mai svolto un elettrocardiogramma
- il 42% non ha mai effettuato un’ecografia addominale
- il 41% dei soggetti di sesso maschile non ha mai fatto analisi del sangue per individuare problemi prostatici
- il 34% dei soggetti di sesso femminile non si è mai sottoposta a mammografia
- il 21% non misura con regolarità pressione e saturazione d’ossigeno.
Inoltre, tra le motivazioni di questa scarsa propensione alla prevenzione sanitaria, indipendentemente dalla pandemia, è quella economica: nell’indagine di dicembre il 19% dei rispondenti riferisce di aver avvertito un aumento dei costi per le spese mediche nell’ultimo quinquennio, tanto a livello pubblico quanto privato.
Infine, per favorire il diffondersi della cultura della prevenzione:
- il 46% riterrebbe utile l’invio di un “calendario della prevenzione” per classi di età da parte del SSN
- il 26% vede nel rapporto con il medico di base il canale più efficace
- il 21% dei controlli vengono effettuati a seguito della lettera di invito alle campagne di screening pubblico
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