
Secondo Ania Trends del 12 aprile 2021, nel 2020, i premi contabilizzati per il ramo Credito sono stati pari a 564 milioni, -1,1% rispetto al 2019, soprattutto a causa delle regolazioni di premio del 2019 di polizze collegate a finanziamenti garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio e quindi probabilmente estinzioni anticipate del prestito:
- l’83,1% dei premi contabilizzati riguarda le coperture di rischi legati ai cosiddetti crediti commerciali all’interno, ovvero i crediti derivanti da rapporti di compravendita nel mercato interno tra imprese
- l’8,7% riguarda polizze assicurative collegate a finanziamenti garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio
Il totale dei premi è stato stimato sulla base del campione di imprese partecipanti alla rilevazione e che rappresenta il 95% dei premi contabilizzati per il ramo Credito nel 2020.
Anche questo comparto ha risentito della pandemia e delle conseguenti misure restrittive adottate nel 2020. Commenta l’ANIA “Le Compagnie assicurative operanti nel settore hanno infatti concesso misure di flessibilità in favore dei loro clienti come, ad esempio, dilazioni dei termini di pagamento con i debitori, proroga dei termini di pagamento dei premi assicurativi, allungamento dei tempi per la presentazione delle dichiarazioni di fatturato o per la denuncia di sinistri. Tale flessibilità è stata possibile anche grazie all’introduzione di un fondo di riassicurazione pubblico gestito da SACE di 2 miliardi di euro, a cui hanno aderito tutte le compagnie operanti nel ramo credito, volto ad assorbire le esposizioni più rischiose”.
La nuova produzione Credito nel 2020 complessivamente rappresenta il 18,7% del totale (oltre 108 milioni), -9,2% rispetto al 2019: la NP crediti commerciali all’interno diminuisce del 18,5%, la NP cessione del quinto segna un -0,7%.
I premi raccolti per le “altre garanzie” (crediti commerciali all’esportazione, vendite rateali, crediti ipotecari e crediti agevolati assistiti da garanzia reale, crediti derivanti da contratti di leasing, ecc.) sono stati nel 2020 pari a 46,2 milioni (-8,2% rispetto al 2019) e rappresentano l’8,2% del totale del ramo. La nuova produzione segna un -16,9% sull’anno precedente (poco più di 4 milioni).