Pressioni indebite sui lavoratori bancari per la vendita di prodotti assicurativi e finanziari

Settembre 3, 2021by Alessandra Schofield
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Il Presidente del FABI Lando Sileoni – Federazione Autonoma Bancari Italiani, cioè il sindacato bancario più rappresentativo d’Italia, durante un’intervista rilasciata il 2 settembre a SkyTG24 non ci ha girato intorno e ha denunciato il rischio concreto di un aumento del cosiddetto “risparmio tradito”, tramite il tentativo di vendita forzata di prodotti non sempre adatti magari al profilo di rischio del cliente per inseguire quei margini di profitto.

Noi siamo particolarmente preoccupati, tant’è vero che tra qualche giorno interesseremo la Commissione di Inchiesta sulle Banche, perché le pressioni indebite verso chi lavora in banca per la vendita di prodotti assicurativi e finanziari sono arrivati al massimo delle pressioni possibili. C’è gente che sta male, gente che va in cura. Non è possibile che una competizione sempre più sfrenata tra i gruppi bancari, che sarà accentuata adesso dalla nuova fase delle aggregazioni, finisca sulle spalle dei lavoratori, che saranno costretti a vendere sempre di più. e a vendere secondo noi sempre più prodotti a rischio” Ha affermato Leoni in diretta.

A premessa di questa dichiarazione molto forte il “cambio di pelle” in atto da parte degli istituti bancari italiani, che si evidenzia dai dati forniti da Banca d’Italia: il 50,5% del fatturato delle banche nel 2020 deriva da commissioni su prodotti finanziari di vario genere, assicurazioni, risparmio gestito, carte di credito etc.

Le voci di introiti correlate alla tradizionale attività bancaria sono state quindi sorpassate, in un trend che era già in atto prima della pandemia, ma da questa – come tanti altri processi – accelerato. 

Come ha spiegato Piergiacomo Braganti di Wisdom Tree nell’ambito della medesima intervista, da circa un decennio a questa parte la discesa dei dei tassi di interesse ha compresso una delle componenti storiche maggioritarie di ricavo, a fronte invece della crescita dei ricavi su basi commissionali e quindi legati al numero e alla tipologia delle transazioni effettuate dai clienti. Gli accantonamenti ordinari o straordinari per coprire il rischio del credito hanno costituito un elemento di forte decurtazione della redditività delle banche, talora richiedendo anche ricapitalizzazioni e aumenti di capitale che il mercato ha faticosamente sostenuto, favorendo però la tendenza ad un sistema bancario diverso, soprattutto nella sua struttura distributiva, sempre più orientata verso la componente virtuale del rapporto tra cliente e Banca. 

In questo quadro tecnico, Leoni offre la lettura politica di FABI. “In questi ultimi cinque anni il settore bancario ha vissuto una vera e propria rivoluzione, soprattutto legata a un cambiamento radicale non solo di un nuovo modello di banca nel suo complesso, ma soprattutto per il modello di agenzia bancaria. Sono cambiati radicalmente i rapporti con la piccola clientela e sta cambiando l’atteggiamento anche delle banche verso il territorio, verso l’economia dei territori. In sintesi, le banche si sono trasformate e si stanno trasformando sempre di più in negozi finanziari. Questo è il punto fondamentale: puntano di più a vendere prodotti finanziari e assicurativi perché è alto il guadagno in termini di commissioni, e puntano molto meno ad assicurare prestiti a famiglie ed imprese. Purtroppo questa è la triste realtà e non c’entra niente in questo senso l’introduzione rilevante del digitale. L’aspetto politico più importante è che le banche puntano su attività per loro poco rischiose, perché tendono da una parte ad erogare appunto meno prestiti e soprattutto perché sono pressati dall’Unione Europea e dalla BCE che pretendono banche con bilanci più leggeri, e un po’ per una rinnovata e ancora più radicale rispetto al passato competizione fra gruppi bancari”. 

La denuncia di Leoni ha avuto un riscontro immediato da parte della Commissione Parlamentare di Inchiesta sui Servizi Bancari e Finanziari, la cui Presidente Carla Ruocco – ritenendo che le pressioni commerciali sulla vendita dei prodotti finanziari pongano profili di criticità sia sulla tutela del risparmio sia sul corretto funzionamento del sistema bancario e finanziario – ha preannunciato l’apertura di un’indagine dedicata, nell’ambito della quale il sindacato FABI sarà il primo soggetto ad essere audito.

Fonte foto: Lando Sileoni – Biografia (fabivt.it)

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.