Post Covid-19 e “next normal”: la ripresa di automotive e mobilità

Settembre 7, 2021by Alessandra Schofield
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I settori dell’automotive e della mobilità sono senz’altro quelli che hanno sofferto di più durante la pandemia di Covid-19, ma la situazione appare in miglioramento. 

I concessionari si stanno riattivando e molti stanno implementando il proprio catalogo e soprattutto l’ambito della mobilità è in veloce ripresa, sebbene non ai livelli pre Covid. 

L’utilizzo dei servizi di mobilità in sharing e dei trasporti pubblici sta aumentando in maniera significativa, in maniera evidentemente minore laddove il lavoro a distanza è più diffuso. 

Questa la premessa di McKinsey, secondo le economie recuperano una parvenza di normalità e quindi i produttori di componenti per automotive, i rivenditori e le strutture pubbliche hanno bisogno di sapere quanto tempo sarà necessario per una piena ripresa e come si configurerà il cosiddetto “next normal”.

Per rispondere a simili domande, McKinsey sonda continuamente le platee di consumatori negli USA, nel Regno Unito, in Germania, in Francia, in Italia, in Giappone e in Cina su comportamenti attuali ed intenzioni future relativamente all’acquisto ed all’utilizzo di veicoli o servizi correlati.  

Il più recente studio McKinsey in tal senso è stato condotto lo scorso giugno e le risultanze vengono di seguito sintetizzate.

L’acquisto di veicoli e di servizi correlati

Globalmente, l’intenzione dei consumatori di acquistare autovetture è vicina ai livelli pre Covid; soprattutto in Europa ed in Cina questa tendenza è incoraggiata dagli incentivi statali e da una maggiore consapevolezza sulla sostenibilità.

I potenziali acquirenti sono meno incline ad interagire personalmente e direttamente con i rivenditori di veicoli, in particolare per gli utenti di età compresa tra i 55 ed i 70 anni, che oggi considerano la possibilità di effettuare l’acquisto on line una valida alternativa al recarsi in concessionaria.

Mediamente, l’interesse nell’acquisto di autovetture si colloca attorno al 59%, con qualche variazione a livello delle singole nazioni.

L’attenzione verso i servizi post vendita continua ad aumentare. Negli ultimi mesi, più clienti hanno richiesto attività di manutenzione e riparazione e la tendenza appare confermata anche per il futuro.

Mobilità

Circa il 51% dei rispondenti intende viaggiare meno rispetto a prima della pandemia, ma in generale la mobilità sta riprendendo anche se a velocità diverse. Gli Stati Uniti mostrano il recupero più rapido.

L’uso regolare dei trasporti pubblici è molto aumentato in confronto alla fine del 2020. Il trasporto condiviso (con particolare riferimento ai servizi di micromobilità) ha raggiunto livelli superiori rispetto al pre Covid e non si è modificata sostanzialmente la percezione della sicurezza di queste tipologie di mobilità rispetto al rischio di contagio.

La frequenza dei viaggi pendolari sta riprendendo a livelli diversi, anche in relazione alle differenti attese nei diversi Stati sugli scenari lavorativi del next normal.

I rispondenti sono in larga misura favorevoli all’adozione di infrastrutture per la mobilità più ecologiche. Circa il 49% degli intervistati indica che le attuali iniziative ambientalistiche dovrebbero essere implementate e accelerate.

Fonte foto: Automotive industry – Wikipedia

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.