Frane e alluvioni: perché l’Italia è così esposta?

Settembre 9, 2021by Alessandra Schofield
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Nello studio recentemente pubblicato, Greenpeace evidenzia che l’Italia è tra i Paesi mediterranei più esposti agli effetti del cambiamento climatico. Riportando i dati ISPRA, Greenpeace avverte:

  • Quasi il 91% dei comuni è a rischio frane o alluvioni
  • la superficie del territorio a maggior pericolosità per frane e alluvioni è il 16,2% del totale
  • oltre il 12% della popolazione italiana è esposta ai rischi: 1,3 milioni di italiani sono esposti al rischio frane e 6,2 milioni al rischio alluvioni

Il motivo è da ricercarsi nel fatto che l’Italia ha un territorio morfologicamente fragile e naturalmente predisposto a questo tipo di fenomeni, in quanto il 75% del suolo è montano-collinare. Un’eccessiva edificazione attuata a partire dal secondo dopoguerra ha fatto il resto, aumentando i rischi connessi.

“Negli ultimi 50 anni (1970-2019) frane e di inondazioni hanno causato 1.670 morti, 60 dispersi, 1.935 feriti e più di 320 mila evacuati e senzatetto” ricorda Greenpeace.

Fonte foto: Frana-Pizzo-Coppetto.jpg (1200×900) (wikimedia.org)
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Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.