
Nello studio recentemente pubblicato, Greenpeace evidenzia che l’Italia è tra i Paesi mediterranei più esposti agli effetti del cambiamento climatico. Riportando i dati ISPRA, Greenpeace avverte:
- Quasi il 91% dei comuni è a rischio frane o alluvioni
- la superficie del territorio a maggior pericolosità per frane e alluvioni è il 16,2% del totale
- oltre il 12% della popolazione italiana è esposta ai rischi: 1,3 milioni di italiani sono esposti al rischio frane e 6,2 milioni al rischio alluvioni
Il motivo è da ricercarsi nel fatto che l’Italia ha un territorio morfologicamente fragile e naturalmente predisposto a questo tipo di fenomeni, in quanto il 75% del suolo è montano-collinare. Un’eccessiva edificazione attuata a partire dal secondo dopoguerra ha fatto il resto, aumentando i rischi connessi.
“Negli ultimi 50 anni (1970-2019) frane e di inondazioni hanno causato 1.670 morti, 60 dispersi, 1.935 feriti e più di 320 mila evacuati e senzatetto” ricorda Greenpeace.
Fonte foto: Frana-Pizzo-Coppetto.jpg (1200×900) (wikimedia.org)
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