Tidio, società specializzata nella elaborazione di chat, chatbot e Intelligenza Artificiale, ha recentemente coinvolto 1.200 soggetti in una ricerca finalizzata a capire come AI e robot vengano percepiti e se ispirino più fiducia o timore.
Dall’indagine è emerso che:
- il 68,5% dei lavoratori laureati teme che l’Intelligenza Artificiale possa sostituirli nelle loro funzioni
- i lavori ritenuti più probabilmente a rischio a causa dell’innovazione tecnologica sono quello del cassiere (per il 63% degli intervistati), del conducente (51%) e del traduttore (42%); per il 25% seguiranno gli operatori del customer service e i magazzinieri
- il 45% ritiene che l’introduzione dell’AI apporterebbe benefici alla politica fiscale ed economica del Paese di appartenenza
- il 60% non avrebbe alcun problema a servirsi di taxi autoguidati ed il 57% avrebbe fiducia in una gestione automatizzata del traffico aereo
- il 32% non ritiene i diritti dei robot un tema di cui preoccuparsi
- il 78% teme che l’Intelligenza Artificiale verrebbe utilizzata per diffondere falsa informazione
- il 65% degli uomini intervistati sarebbe disponibile ad interagire con robot e AI, contro il 45% delle donne
- il 42% dei soggetti sarebbe disponibile ad avere rapporti sessuali con un robot, ma solo il 39% ad una relazione sentimentale con l’AI; gli uomini comunque sono più aperti in tal senso (rispettivamente, il 48% e il 43%)
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