Nella recente indagine Deloitte “Il futuro delle assicurazioni per le PMI dopo la pandemia”, una sezione è dedicata al rapporto con gli intermediari.
Riprendiamo qualche dato.
Il 58% delle PMI italiane intervistate privilegia il canale fisico nell’acquisto delle coperture assicurative (contro una media del campione internazionale del 41%) ed il 54% intende continuare a farlo anche nel prossimo futuro (40% la media) e l‘intermediario mantiene un ruolo di grande centralità (per il 72% delle PMI italiane; 78% la media); solo 1 realtà italiana su 4 si affida direttamente alla compagnia.
Perché?
- La fiducia (45% PMI italiane, 32% la media)
- La capacità di offrire un prezzo più conveniente (38% contro 29%)
- Facilità di interazione (37% contro 31%)
- Reputazione (28% contro 30%)
- Brand (14% contro 20%)
- Funzionalità del sito o dell’app (12% contro 22%)
Per le piccole e medie imprese italiane, quindi, il viso di riferimento è più importante del marchio che egli rappresenta.
Tuttavia attenzione, perché l’interesse delle PMI verso operatori non tradizionali è presente anche in Italia.
- Il 48% è disponibile a rivolgersi ad un tech giant (o Big Tech che dir si voglia)
- Il 45% ad associazioni di categoria
- Il 42% alle banche
- Il 40% ai provider online
- Il 15% alle Tech Startup
- Il 12% agli Energy Provider
- L’8% ai produttori di Auto