“Benessere come servizio”: questa la strada secondo Capgemini

Il generalizzato clima di incertezza ed i trend demografici, macroeconomici e culturali hanno accresciuto nei clienti la consapevolezza dell’importanza del benessere fisico e finanziario, continuando ad identificare nelle Imprese assicurative i referenti più qualificati ed affidabili.

Tuttavia – secondo Capgemini – il settore non risponde ai nuovi bisogni con la necessaria prontezza.

Solo l’8% dei Management intervistati per il World Life and Health Insurance Report 2022, infatti, ha saputo creare convincenti proposte wellness-centric.

La chiave è, secondo la Società di ricerca, adottare modelli flessibili di offerte incentrate sul “benessere come servizio”, tali da adattarsi tempestivamente ai mutamenti nei bisogni degli assicurati e migliorandone la salute fisica e la sicurezza finanziaria ed al contempo aumentando la retention, riducendo i sinistri, accrescendo l’accuratezza della valutazione dei rischi e della tariffazione.

Ciò è attuabile assumendo quale priorità una trasformazione digitale basata soprattutto sull’utilizzo dei dati, con un occhio attento alle sfide sul piano regolatorio e della privacy. Questo implica l’investimento in tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, il Machine Learning, l’interconnessione dei dispositivi e il cloud. I prodotti tradizionali dovranno essere rimodulati e personalizzati ad un livello sempre più profondo, attuando iniziative di cross-selling e up-selling e fornendo una consulenza individuale e di livello.

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Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.