Intervenendo al 55° Congresso SNA tenutosi a Milano lo scorso 28 ottobre, il Presidente AUA Enzo Sivori ha ribadito “Noi Agenti abbiamo dimostrato la nostra forza al momento della pandemia, quando qualcuno credeva di poter trasformare tutti i clienti in clienti digitali. Invece no: noi abbiamo dimostrato che siamo fondamentali anche nella gestione della relazione multicanale e del mercato omnicanale”.
Nella tragicità e difficoltà del momento, dunque, la pandemia ha segnato per gli intermediari agenziali un punto di svolta potenzialmente molto positivo, acclarandone l’importanza del ruolo nel rapporto con i clienti. Solo gli Agenti, infatti, hanno saputo andare incontro alle nuove esigenze degli Assicurati, che chiedevano di poter portare avanti la relazione con il proprio consulente, ma declinandola in diverse modalità di contatto in base al momento e alla specifica necessità.
Un elemento di grande forza, ma purché sia considerato un punto di partenza e non di arrivo. “Il Sindacato e i Gruppi Agenti non possono predicare nel deserto” ha infatti dichiarato Sivori senza mezzi termini. “Al di là della fiducia che si ripone nelle rappresentanze di primo e secondo livello, tutti quanti noi – io per primo, da Agente singolo – dobbiamo fare lo sforzo di diventare autonomi dalle nostre Compagnie. In questo senso va letta la parola “indipendenza”, che non vuol dire essere contro le proprie mandanti, ma essere autonomi nella capacità di gestire la propria impresa-agenzia”.
In questo senso, Sivori ha apprezzato il segnale fortissimo dato recentemente da SNA con l’incontro all’Università Cattolica di Milano dal titolo “Da intermediario ad imprenditore assicurativo”.
Diventare autonomi è fondamentale: i Gruppi Agenti possono fare tutti gli accordi che vogliono, ma se poi i Colleghi non li applicano, si resterà sempre troppo dipendenti dalle Compagnie. Diventare autonomi significa essere capaci di rispondere alle sollecitazioni alla complessità del mercato “senza aver bisogno dei tutori, e senza aver paura dei tutori”.
In questo senso, l’Accordo Dati AUA costituisce un esempio emblematico. Riconosciuto sin dall’inizio come il migliore del mercato, recita che gli Agenti UnipolSai possono essere titolari autonomi dei dati – attenzione, non contitolari -, la Compagnia si impegna a trasferire elettronicamente agli Agenti i dati industriali dei clienti e legittima gli Agenti, proprio in quanto titolari autonomi, a portarsi via quei dati in caso di dismissione del mandato UnipolSai.
Ma se non si fa firmare la privacy di Agenzia, questo Accordo resta carta straccia.