Nato vecchio, inattendibile, difficile da usare e da capire, costoso per tutti, discriminante per gli Agenti, imprevedibile
Il 18 gennaio 2023 sono stati presentati i risultati dell’indagine condotta dal Centro Studi Assicurativi SNA sul Preventivass, del quale si è sottolineata l’obsolescenza dato che discende da un decreto legge del 2012 e viene applicato quindi undici anni dopo, in un mondo completamente diverso rispetto a quello della sua emanazione.
Negli ultimi due anni, si è inoltre evidenziato, i comparatori on line hanno perso quote di mercato: ciò a dimostrazione di una maggiore consapevolezza dei Consumatori, i quali sembrano aver capito che la sottoscrizione di una polizza sul web senza consulenza ed una scelta basata sul prezzo potenzialmente possono alimentare dinamiche patologiche nel rapporto e causare maggior numero di reclami e, in generale, una maggiore delusione rispetto allo strumento assicurativo.
Secondo l’indagine SNA, sebbene pensato quale strumento informatico a disposizione del Consumatore per il confronto tra contratti base RCA, il Preventivatore è invece di fatto impreciso e fuorviante. Il Centro Studi ha rilevato che in 30 dei 500 casi analizzati il Preventivass non indica in elenco l’offerta della Compagnia assicuratrice che detiene la posizione in scadenza. Ciò contrasta con quanto realisticamente farebbe un Consumatore, che andrebbe a consultare la piattaforma per verificare quale sia il premio offerto dalla propria Compagnia al rinnovo e valutare eventuali ulteriori preventivi. In seconda battuta, come anticipato nei giorni precedenti, la quasi totalità dei preventivi di rinnovo delle polizze Auto rilasciati dal preventivatore pubblico attivato dall’Istituto di Vigilanza non corrisponde ai dati ufficiali delle quietanze emesse dalle Compagnie, con differenze in aumento rispetto ai premi di rinnovo anche molto consistenti. Ciò, ha sottolineato SNA, pone un problema di attendibilità del sistema tanto per i consumatori quanto per gli Agenti che debbono utilizzarlo. La motivazione risiede negli sconti applicati dalle Agenzie e dall’autonomia di personalizzazione del contratto di assicurazione che hanno gli Agenti, ad ulteriore dimostrazione che le Reti agenziali sono sempre in grado di fornire al contempo una soluzione economicamente vantaggiosa ed una copertura adeguata alle esigenze del cliente.
L’insufficiente alfabetizzazione, infine, può condurre il Consumatore a sottoscrivere i contratti senza averne piena conoscenza lasciando spazi di copertura molto importanti, e le possibili differenti esclusioni e rivalse applicate dalle varie Compagnie aumentano le difficoltà dell’assicurando nell’individuazione della polizza adeguata.
Il Centro Studi ha anche analizzato l’impatto economico del Regolamento 51 sulle Agenzie, con particolare riferimento al Preventivatore, calcolandone – in termini di costi diretti e indiretti – gli effetti sia per gli Agenti che per le stesse Compagnie. Secondo il Centro Studi SNA, l’obbligo di utilizzo di Preventivass non solo non genera i risultati attesi sia nel breve che nel medio-lungo termine, ma di contro genera costi speciali per gli operatori e per le Imprese potenzialmente capaci di causare un aumento generalizzato che andrebbe anche a carico del Consumatore. Il preventivatore pubblico, quindi, dovrebbe avere una funzione meramente consultiva, senza porre in capo agli Agenti obblighi rispetto ai quali peraltro i Broker risultano esentati. Il recente chiarimento applicativo dell’IVASS secondo cui l’Agente non è più tenuto ad accedere al Preventivatore se il cliente lo ha fatto in forma autonoma, non è secondo lo SNA sufficiente ad evitare all’Intermediario agenziale eventuali problemi successivi legati all’invocazione da parte del cliente della nullità del contratto.
Il Preventivass, insomma, è secondo il Sindacato Nazionale sostanzialmente uno strumento “nato vecchio”, inattendibile, di difficile utilizzo in caso di fai da te per l’utente a causa delle garanzie aggiuntive disomogenee e quindi non comparabili, di difficile interpretazione per l’utente, potenzialmente pregiudizievole per i Consumatori, perché li priva della consulenza concentrando l’attenzione sul prezzo e sviandola dai contenuti, presenta costi rilevanti tanto per gli Agenti quanto per le imprese di assicurazione, impone all’Agente un’attività inutile per il consumatore, è discriminante per gli Agenti, unici intermediari sui quali ricadono gli obblighi di consultazione e ha effetti imprevedibili, legati alla possibile invocazione della nullità del contratto.
Nella medesima giornata giunge l’esito del ricorso SNA presso il Tar. Si rimanda ai seguenti due articoli per un approfondimento