Da una recente ricerca IIA-AIBA fondamentalmente dedicata ai Broker, emergono tuttavia dati che possono risultare interessanti anche per gli Agenti.
Il Report è disponibile a questo link. Riprendiamo qualche dato dal comunicato stampa.
- Rispetto al 2021, quando l’80% degli intermediari dichiarava di non avere attivato canali di vendita online e di non prevederne lo sviluppo, nel 2022 questa percentuale scende al 46% ed il 30% ne sta valutando l’introduzione
- Secondo le stime IIA, entro il 2030, l’82% dei consumatori di servizi assicurativi sarà digitale
- Il 97% degli intervistati ha affermato di servirsi di almeno un strumento digitale a supporto della propria attività professionale, soprattutto quale supporto del lavoro manuale degli intermediari per ridurre il carico amministrativo e liberare risorse professionali, onde concentrarsi sull’attività consulenziale e commerciale
- Il 53% individua una delle maggiori criticità nell’integrazione con i sistemi delle compagnie partner
- Il 37% ritiene inadeguati gli strumenti forniti dalle compagnie
- Il 4% dichiara un completo allineamento tra il proprio livello di digitalizzazione e automazione e quello della mandante
- Il 43% non dispone di risorse economiche adeguate da investire nell’abilitazione e/o nel rinnovamento tecnologico
- Il 56% non teme la disintermediazione quale conseguenza della digitalizzazione dei processi
- Il 44% si sente minacciato dalle realtà che operano esclusivamente su canali online
- La totalità degli intervistati “sostiene la centralità del ruolo della figura del consulente nell’identificazione dei bisogni del cliente, nonché nell’analisi puntuale di ogni singola casistica, considerando il fattore umano come fondamentale elemento di differenziazione a parità di competenze tecnologiche“