Il recentissimo 56° Rapporto Censis “La società italiana al 2022” definisce l’attuale Italia “post-populista e malinconica”. Perché?
Perché secondo il Censis le “istanze di equità” dei cittadini italiani sono autentiche e realistiche, quindi non populiste. Queste esigenze sono determinate dal combinato disposto delle vulnerabilità economiche e sociali strutturali e gli effetti sovrapposti di pandemia, guerra inUkraina, inflazione elevata, crisi energetica.
Gli Italiani, oggi:
- ritengono che l’alta inflazione durerà ancora a lungo (92,7%) e non potranno contare su entrate economiche supplementari (76,4%)
- temono un abbassamento del tenore di vita (69,3%), e ancor di più se il loro reddito è già basso (79,3%)
- sono convinti che “eventi geograficamente lontani possano cambiare improvvisamente e radicalmente la propria quotidianità e stravolgere i propri destini” (84,5%)
- hanno paura che scoppi un conflitto mondiale (61,1%) e/o il ricorso all’arma nucleare (58,8%) e/o l’entrata in guerra dell’Italia (57,7%)
- si sentono insicuri (66,5%)
- percepiscono i rischi globali di guerra (46,2%), crisi economica (45%), virus letali/minacce biologiche alla salute (37,7%), instabilità dei mercati internazionali (26,6%), eventi atmosferici catastrofici (24,5%), attacchi informatici su larga scala (9,4%)