Non mantenere gli impegni e non assumersi le proprie responsabilità può avere conseguenze importanti, e il Noleggio a Lungo Termine non fa eccezione. Ne sa qualcosa Arval, società specializzata in NLT, oggetto di numerose segnalazioni e lamentele da parte di associazioni consumeristiche e singoli utenti che hanno indotto l’Antitrust ad interessarsi del caso.
Non solo, secondo i reclamanti, i veicoli noleggiati venivano consegnati con notevole ritardo ai clienti – anziché con la rapidità promessa – che si erano già visti addebitare anticipi del canone e depositi precauzionali, ma in caso di recesso dal contratto dei consumatori motivato proprio da tali ritardi le penali erano salatissime. Inoltre i rimborsi di quanto versato dai clienti in caso di annullamento o risoluzione del contratto risultavano tardivi o nulli, l’assistenza post vendita rispetto alle problematiche sollevate molto carente o assente, e sul sito internet mancavano sia il modulo tipo necessario a esercitare il diritto di recesso sia le indicazioni in merito alla possibilità di servirsi di un meccanismo extragiudiziale di risoluzione delle controversie.
L’Autorità ritiene che gli impegni presentati dal Professionista siano idonei a sanare i profili di possibile scorrettezza individuati con la comunicazione di avvio del procedimento, che viene quindi chiuso senza accertamento dell’infrazione. Arval ha 90 giorni di tempo per l’attuazione.
Per approfondimenti, leggere il Provvedimento n. 30478, disponibile nel Bollettino n. 8/2023 del 20 febbraio 2023
