Secondo IIA, l’insurtech – ovvero la digitalizzazione di tutti i processi dell’industria assicurativa – è inarrestabile e verrà completata entro nemmeno 7 anni. Riprendiamo alcuni elementi dal comunicato stampa del 13 aprile.
Secondo Italian Insurtech Association, entro il 2030 si assisterà a quasi il raddoppio del valore dell’industria assicurativa nel mondo e del 30-40% in Italia, grazie al digitale che consentirà di realizzare offerte più flessibili, integrate, economiche e distribuite da sempre nuovi soggetti e riuscirà quindi ad aumentare la penetrazione anche su fasce di clienti attualmente sottoassicurate.
Progressivamente, si arriverà ad investimenti annui di 5 mld di euro (nel 2022 sono stati investiti circa 450 mln).
L’impiego di piattaforme digitali, dispositivi IoT e analisi dei dati basate su Machine Learning e Intelligenza Artificiale verrà implementato per realizzare prodotti fortemente personalizzati: IIA prevede che entro il 2030 l’80% delle polizze sarà digitale.
Grande impulso verrà dato ai modelli embedded , con l’aumento di proposte in cui la copertura assicurativa è integrata ad altri prodotti e servizi. La previsione per l’Italia è di un mercato da 60 mld di euro.
L’operatività degli intermediari sarà fortemente potenziata dalla tecnologia e l’Agente diventerà “bionico”. Già oggi si registra una minore differenza nei confronti dell’innovazione da parte dei professionisti dell’intermediazione: il 64% considera la digitalizzazione un’opportunità per efficientare strumenti, produttività e ritorni.
Questa generale trasformazione comporterà nuove esigenze e nuovi bisogni, con un aumento di nuovi rischi che raggiungeranno il 5% del totale premi.
Salute e micromobilità saranno gli ambiti in cui le tecnologie innovative ispireranno nuovi prodotti e servizi assicurativi.