Secondo una recente indagine UniSalute-Nomisma, sebbene gli Italiani siano stati duramente colpiti dall’inflazione scelgono però di non tagliare sulle spese per la salute. Infatti l’81% ha deciso di contenere le spese, però:
- il 75% taglia sui consumi fuori casa
- il 63% su viaggi e vacanze
- il 47% sull’abbigliamento
ma solo il 28% (in particolare le donne) riduce le spese per la sanità, mentre il 15% le ha aumentate o pensa di aumentarle e il 57% le lascia invariate.
L’esborso per la salute potrebbe essere limitato grazie ad un’attenta prevenzione, che però meno della metà degli intervistati attua: solo il 54% ha effettuato in questo senso esami o screening nell’ultimo anno.
Interessante notare come si avvicinino le percentuali di coloro che oggi sono più attenti e attente, rispetto a cinque anni fa) al benessere fisico (37%) e al benessere psicologico (34,4%); quest’ultima percentuale, però, tocca il 40% nella fascia di età 18-29 anni.