Assicurazioni on demand short term e usage based. Il Swiss Finance Institute ha pubblicato un Report tecnico sulla classificazione dei rischi nelle assicurazioni on demand.
Il documento è disponibile (in inglese) a questo link.
L’assicurazione on demand – premette lo studio – è un modello di business innovativo, di ambiente InsurTech, che offre coperture per rischi episodici. In pratica si avvale di un semplice dato di fatto: le persone differiscono nella frequenza di esposizione al rischio così come nella probabilità di sinistro. I consumatori utilizzano questo tipo di coperture specifiche in periodi ben definiti di esposizione propria o delle proprie cose. Lo studio distingue fra due tipi di assicurazione on demand: assicurazione a breve termine (short term) e assicurazione basata sull’utilizzo (usage based). La prima è disegnata per coprire rischi limitati nella durata o nella ricorrenza e presentano un pattern di esposizione noto (o almeno affidabilmente predicibile) nel tempo: in questo ambito rientrano le polizze viaggio, le coperture infortuni provvisorie, le polizze Auto temporanee, le polizze casa temporanee, RC a breve termine per progetti e lavori stagionali. Il secondo tipo, di contro, entra in gioco quando la variabilità del rischio nel tempo è casuale: un esempio sono le polizze Auto pay-as-you-drive (paga per quando guidi) o pay-how-you drive (paga per come guidi), le polizze pay-per-use per biciclette e apparecchi fotografici, coperture RC per lavori a chiamata e per condivisione di auto con conducente.
