Smart City Città intelligenti e problemi di privacy

Settembre 28, 2023by Alessandra Schofield

Smart City Città intelligenti e problemi di privacy. Lo sviluppo delle Smart City, ovvero le città cosiddette “intelligenti” o “connesse”, pone importanti problemi di privacy e protezione dei dati personali. I rischi di ledere i diritti e le libertà delle persone possono essere evitati solo praticando una rigida governance.

A tale scopo, il Gruppo di lavoro internazionale sulla protezione dei dati nella tecnologia (IWGDPT), il cosiddetto “Gruppo di Berlino”, che riunisce rappresentanti delle Autorità europee ed extra-europee, di organismi internazionali ed esperti di tutto il mondo, ha adottato un documento di lavoro sulle “Smart Cities”, alla cui stesura ha contribuito anche il Garante Privacy italiano.

Il documento è integralmente disponibile a questo link, in lingua inglese.

Ne abbiamo tradotto l’introduzione, che proponiamo di seguito.

Le città sono essenziali per la prosperità umana. Aristotele affermò nella sua “Politica” che “un essere umano è per sua natura un animale destinato ad una città” e che una città non esiste semplicemente allo scopo di promuovere il commercio o prevenire le ingiustizie, ma soprattutto per garantire ai suoi cittadini una vita “completa ed autosufficiente”.

In tutto il mondo, le città stanno adottando nuovi ed innovativi processi per raggiungere i loro obiettivi. Ciò può comportare l’introduzione di nuove tecnologie o l’adozione di nuovi processi sulla base di dati esistenti. Il viaggio verso la realizzazione di città “smart” o “connesse” richiede una significativa e costante governance dei dati, al fine di preservare la fiducia dei cittadini e di tutti coloro che visitano la città.

Le Smart City possono coinvolgere numerosi attori e attività di processo. Questo documento non intende definire le città smart; piuttosto, esplora il tema della digitalizzazione delle città come un processo in tre fasi: raccolta dei dati, analisi dei dati e decisione.

Andiamo a presentare alcuni esempi pratici di queste fasi:

  • Raccolta dei dati: Reti di sensori come l’IoT  – Immagini prodotte da CCTV (televisioni a circuito chiuso), droni, etc. – Riutilizzo dei dati raccolti dalle autorità pubbliche, dai comuni e da altri soggetti – Dati raccolti da reti pubbliche di comunicazione come le reti Wi-Fi dei trasporti pubblici – dati raccolti dai servizi offerti a livello comunale come il noleggio di bici o scooter
  • Analisi dei dati: Incrocio o combinazioni di due set di dati per trarne nuove informazioni. Per esempio, l’utilizzo dei dati dei termostati intelligenti e i dataset sugli aiuti sociali per identificare povertà energetica a livello domestico – Intelligenza Artificiale o utilizzo dei computer per svolgere operazioni che normalmente richiedono l”intelligenza umana. Per esempio, la gestione della circolazione tramite i dati catturati dai sistemi di monitoraggio del traffico – La profilazione o l’utilizzo di dati personali per valutare o predire aspetti che potrebbero essere ricondotti ad una persona fisica. Per esempio, usare la profilazione per prevedere la localizzazione di una persona o i suoi movimenti nella città – Gemelli digitali o la costruzione di una rappresentazione digitale della città, mappando con precisione la città fisica per sperimentare nuove politiche o approvare proposte di sviluppo urbano.
  • Decisione: Gestione delle risorse urbane come il trasporto pubblico – Gestione di funzioni o processi urbani come il controllo del traffico – Utilizzo dei risultati ottenuti come base per ulteriori decisioni, ad esempio politiche sulla casa o sui servizi sociali.

Ciascuna di queste fasi implica forme di protezione dei dati e questioni legate alla privacy. Dalla legalità, equità e trasparenza alla sicurezza ed integrità, ai diritti individuali. Vi è un ampio ventaglio di scopi rispetto ai quali una città può adottare la tecnologia. Dalla gestione dei trasporti a quella del welfare sociale al consumo energetico alla progettazione urbana tramite i gemelli digitali. L’adozione di nuove tecnologie o processi da parte di una città per qualsiasi obiettivo solleva questioni legate all’interazione con altri diritti e libertà. Questo documento presenta una serie di principi sulla protezione dei dati e della privacy in relazione a ciascuna delle fasi di utilizzo dei dati in un contesto urbano. Tali principi rappresentano alcuni dei parametri di protezione basilari, da includere di default sin dalla fase di  progettazione. I lettori potrebbero trovare utile analizzare ulteriori ambiti di protezione dei dati e considerare la loro rilevanza in un contesto di smart city. Questo documento evidenzia i rischi esistenti rispetto a ciascuno ambito di protezione e principi, fornisce casi studio illustrativi e conclude con le raccomandazioni destinate alle amministrazioni cittadine, ai regolatori e ai soggetti privati coinvolti nella realizzazione di servizi data-driven.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

 

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.