Sicurezza stradale La chiave è la formazione non la coercizione

Settembre 29, 2023by Alessandra Schofield

Sicurezza stradale La chiave è la formazione non la coercizione. Eddy Klynen, Direttore della belga Flemish Foundation for Traffic Knowledge, ha contribuito alla tavola rotonda Lo stato della sicurezza stradale nelle città europee, nell’ambito del convegno Unipolis City Flows, portando il proprio approccio, e la propria filosofia sulla mobilità sostenibile e sulla sicurezza stradale. Oggi la mobilità presenta delle sfide e delle questioni da affrontare, altrimenti si rischia un’involuzione anziché un’evoluzione. Bisogna perciò puntare sulla sicurezza, sull’accessibilità, sulla raggiungibilità, occupandosi al contempo dell’ambiente.

La chiave, secondo Klynen, è nella formazione, nell’educazione stradale e nelle campagne per la sicurezza, da destinare anche alle persone molto giovani, addirittura fin dall’asilo. La Fondazione, perciò, organizza iniziative dedicate a tutti i cicli scolastici, insegnando ai bambini e ai ragazzi come muoversi a piedi e in bici in maniera sicura.

La Fondazione ha instaurato partnership con le maggiori Compagnie di assicurazione nel Belgio, che spingono molto per la riduzione degli incidenti stradali nei tragitti da e per i luoghi di lavoro, onde non dover aumentare i premi.

Da quando il piano di formazione è stato attivato, si è registrata una riduzione del 30% degli incidenti nei quali sono coinvolti i ciclisti, che spesso usano un mezzo aziendale.

Il 70% degli incidenti stradali è correlato al comportamento umano, e soprattutto su questo bisogna incidere tramite la formazione e l’educazione, supportando naturalmente questo processo con l’attuazione di provvedimenti legislativi, adeguamenti infrastrutturali e innovazioni tecnologiche.

Una strada è anche rendere più difficile ottenere la patente – come è stato appunto fatto in Belgio – rendendo più complesso l’esame di teoria e pratica e dilatando i tempi per effettuare il secondo tentativo qualora il primo non fosse andato a buon fine, in modo che si cominci a guidare solo quando si è adeguatamente e seriamente preparati, aumentando così la sicurezza per tutti.

La gente non è contraria alla sicurezza stradale, e la coercizione non aiuta. Bisogna invece puntare sulla sensibilizzazione e la conoscenza, impostando le campagne di informazione in modo che prevedano anche dei test conclusivi, in modo da verificare la preparazione di bambini e ragazzi. Il superamento del test, consente poi di circolare autonomamente in sicurezza, a piedi o in bicicletta.

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Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.