Il 22 marzo 2020 l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti del sito testcoronavirus.shop/it, disponendone al contempo – in coordinamento con la Guardia di Finanza – l’oscuramento e la sospensione di attività di promozione e commercializzazione del “Rapid Test COVID-19”.
II prodotto, che veniva distribuito al prezzo di € 24,86 €, veniva definito un dispositivo medico diagnostico utilizzabile a domicilio da chiunque, quindi anche da parte di persone non esperte, al fine di auto-diagnosticare “in maniera rapida ed affidabile” l’eventuale contagio da COVID-19.
Ma, sottolinea l’Antitrust, “in realtà, le informazioni fornite dal professionista sull’efficacia del test, sulla sua destinazione di uso e sul suo carattere sperimentale appaiono ambigue, confuse e oscure”.
Non solo: secondo l’Authority le modalità di promozione e vendita adottate erano “ingannevoli e aggressive, idonee ad alterare la capacità di valutazione del consumatore” e palesemente tese a far leva sull’allarme suscitato dal costante diffondersi del contagio, dal rischio di mortalità conseguente alla contrazione del virus, e dalla diffusione di notizie circa le presunte difficoltà di approvvigionamento di “tamponi” da parte delle strutture sanitarie pubbliche.