L’Antitrust sospende la commercializzazione di un test per “autodiagnosi”

Così si presentava il sito, ora oscurato dall’AGCM

Il 22 marzo 2020 l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti del sito testcoronavirus.shop/it, disponendone al contempo – in coordinamento con la Guardia di Finanza – l’oscuramento e la sospensione di attività di promozione e commercializzazione del “Rapid Test COVID-19”.

II prodotto, che veniva distribuito al prezzo di € 24,86 €, veniva definito un dispositivo medico diagnostico utilizzabile a domicilio da chiunque, quindi anche da parte di persone non esperte, al fine di auto-diagnosticare “in maniera rapida ed affidabile” l’eventuale contagio da COVID-19. 

Ma, sottolinea l’Antitrust, “in realtà, le informazioni fornite dal professionista sull’efficacia del test, sulla sua destinazione di uso e sul suo carattere sperimentale appaiono ambigue, confuse e oscure”.

Non solo: secondo l’Authority le modalità di promozione e vendita adottate erano “ingannevoli e aggressive, idonee ad alterare la capacità di valutazione del consumatore” e palesemente tese a far leva sull’allarme suscitato dal costante diffondersi del contagio, dal rischio di mortalità conseguente alla contrazione del virus, e dalla diffusione di notizie circa le presunte difficoltà di approvvigionamento di “tamponi” da parte delle strutture sanitarie pubbliche.

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.