Quale contributo alla XIX edizione del Safer Internet Day, Changes Unipol – in collaborazione con Ipsos – ha effettuato un’indagine sul cyber risk in Italia.
Dalla ricerca è emerso che:
- Il Cybercrime riguarda soprattutto la Generazione Z (32% delle persone tra 16 e 26 anni)
- Gli episodi diminuiscono con l’aumentare dell’età: 31% dei Millennial (27-40 anni), 22% della Generazione X (41-56 anni) e 11% dei Baby Boomer (57-64 anni)
- Il fenomeno è diffuso in tutto il Paese, con riguardo alle aree metropolitane: 21% al Nord, 25% al Centro e 22% al Sud
- Il 53% degli Italiani si sente esposto al cybercrime; più precisamente, si sentono soprattutto esposti i Baby Boomer (58%), insieme ai residenti delle aree metropolitane del Centro Italia (56%)
- Il furto di identità (58%) e la clonazione delle carte di credito (53%) sono i rischi maggiormente percepiti durante la navigazione in internet: i Baby Boomer e le donne sono particolarmente preoccupati dal furto di identità (rispettivamente 73% e 68%), ed il 64% dei Baby Boomer teme la clonazione delle carte di credito
- Il Cyberbullismo è considerato un rischio importante dal 37% dei soggetti intervistati: più specificatamente, il 43% delle donne e il 41% della Generazione Z, ma anche il 40% dei Baby Boomer
- Più di 1 Italiano su 2 cerca di proteggersi dal Cyber risk usando sistemi “DIY” (Do It Yourself, fai da te): il 55% degli Italiani fornisce solo i dati obbligatori on line per proteggersi, soprattutto i Baby Boomer (64%)
- 8 Italiani su 10 considerano l’E-commerce e i pagamenti online sicuri; i più scettici in questo senso sono i Baby Boomer (il 18%, a fronte di una media del 15%), le aree metropolitane del Sud (21%) e soprattutto coloro che hanno già subito episodi di cybercrime (24%)