
I dati più recenti sul clima rilasciati dal WMO (World Meteorological Organization, l’Organizzazione Meteorologica Mondiale) sono estremamente preoccupanti.
Gli ultimi cinque anni sono stati i più caldi mai registrati, e le conseguenze si evidenziano in un aumento degli eventi meteo estremi e dei disastri associati: dagli uragani alla siccità, dalle inondazioni agli incendi (che ha loro volta contribuiscono in maniera estremamente consistente all’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera).
Il riscaldamento globale, dunque, non si arresta: nel 2019 è stato registrato un innalzamento della temperatura media di circa 1.1 °C rispetto all’era pre-industriale e di 0,2°C rispetto all’arco temporale 2011-2015; +0,5°C è invece l’aumento rilevato per quanto riguarda la temperatura oceanica.

220 milioni di persone hanno sofferto i danni derivanti dalle ondate di calore, mentre si è contestualmente evidenziata un’impennata nei fenomeni di carestia e carenza di cibo. Il riscaldamento degli oceani ha conferito maggiore energia agli eventi ciclonici di tipo tropicale.
L’impatto del cambiamento climatico gioca un ruolo cruciale negli eventi meteorologici a carattere estremo o “anormale” di cui quasi ogni giorno possiamo purtroppo avere notizia o sperimentare direttamente: nel 2019 i rischi correlati sono fortemente aumentati, e se in passato le ondate di calore e le inondazioni erano estremamente sporadiche, ora stanno diventando ricorrenti.
Si riduce l’estensione media estiva ed invernale del ghiaccio marino nell’Artico (negli ultimi 5 anni i quattro record più bassi), quella dei ghiacciai alpini (che nell’ultimo secolo si sono ridotti del 50%, e di questa quota il 70% solo negli ultimi 30 anni). Lo scioglimento del ghiaccio marino porta l’innalzamento del livello del mare, mentre quello dei ghiacciai montani e del permafrost compromette la stabilità dei pendii inducendo frane e valanghe, oltre che l’aumento in numero ed estensione dei laghi glaciali.
Sono solo alcuni degli elementi riferiti dal Report annuale 2019 di Legambiente (in collaborazione con Unipol Gruppo) dall’eloquente titolo “Il clima è già cambiato”.