
Lo scorso 7 maggio l’Ordine Nazionale degli Attuari ha pubblicato i risultati di una prima analisi sull’andamento del Covid-19.
Secondo la disamina statistico-attuariale – fermo restando il trend in diminuzione che stiamo osservando in questi giorni – l’emergenza potrà essere considerata superata entro la prossima estate.
Per quanto riguarda i dati sulla mortalità – ed in attesa delle elaborazioni Istat a tutto il 2020 – gli Attuari hanno analizzato i numeri ufficiali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Istituto Superiore di Sanità: ad oggi, l’84% dei decessi per il Covid-19 riguarda persone dai 70 anni in su ed il 95% dai 60 in su, con una prevalenza per gli uomini (circa il 65%).
Il tasso di incidenza è sostanzialmente analogo per le persone di sesso maschile e femminile, ma il virus colpisce più facilmente chi presenta altre patologie pregresse, in particolare se persona anziana. Appare consolidata la minore diffusione della malattia nel Centro-Sud.
L’Ordine ha notato che il ritmo della decrescita del fenomeno (una volta attivate le misure di contenimento) è più lento di quello della crescita.
Detto ciò, gli attuari evidenziano che l’Italia, a parte Cina e Corea del Sud, è il primo Paese ad aver effettivamente iniziato la discesa. Tutti gli altri, scontando ritardi di “intervento” tra i 7 e i 30/40 giorni, vivono un processo ancora ascendente o si trovano sul “picco”.