
Come tutti gli altri settori, anche il settore bancassicurativo è stato investito dagli effetti della pandemia. In particolare in Italia e Spagna, dove sono stati registrati alti tassi di infezione e misure di lockdown più severe che altrove, i consumatori si sono rivolti in maniera massiccia ai canali digitali e ai servizi in remoto.
McKinsey ha rilevato un picco nel volume di contatti ai call center in aprile, triplicati rispetto a dicembre 2019.
Nel corso dell’ultimo decennio, la raccolta bancassicurativa ha superato quella degli altri canali assicurativi. Secondo McKinsey, tra il 2012 e il 2019 i premi vita raccolti tramite bancassicurazione sono incrementati annualmente del 3,6% contro il +3,1% degli altri canali. Ancora più forte il distacco nel comparto non Vita: +5,3% ogni anno (+2% negli altri canali).
Poiché però, complessivamente, la raccolta bancassicurativa rappresenta solo il 9% del totale, vi è ancora molto spazio di crescita soprattutto in ambito non Vita.
Un’indagine condotta prima della pandemia mostrava che il 75% dei prodotti bancassicurativi non Vita veniva distribuito nelle filiali. Rispetto al pari periodo dell’anno precedente, le misure di lockdown hanno contribuito ad un crollo dal 20 al 50% della nuova produzione, a seconda del prodotto e della zona geografica.
Ma a causare il calo non è stata solo la chiusura delle sedi fisiche: la riduzione delle nuove sottoscrizioni di prestiti ha influenzato le linee assicurative legate al credito, come conseguenza della minore domanda da parte dei clienti, nonché della riduzione dei servizi bancari e della propensione al rischio a causa dell’incertezza.
La nuova produzione Vita – che rappresenta la quota maggiore dei nuovi premi raccolti tramite bancassicurazione in Europa – è diminuita, così come quella Danni e Auto.
Anche prima del COVID-19 la propensione dei consumatori verso i servizi a distanza appariva in crescita, ma è evidente che l’esperienza del distanziamento ha accelerato questi trend. Tra dicembre 2019 e maggio 2020, i dati McKinsey mostrano che l’interazione in mobile tra i clienti e le banche del Sud Europa è cresciuta più velocemente, ed in particolare tra marzo e maggio, con un picco registrato in aprile.
In maggio oltre il 14% dei clienti europei esprimeva l’intenzione di implementare l’uso di servizi bancari online e mobile, anche a fronte della fine del lockdown. In risposta a questa tendenza, alcune banche hanno accelerato i processi di adozione di strumenti e canali digitali dedicati ai clienti.
Anche il settore assicurativo si sta confrontando con un aumento delle aspettative da parte dei clienti relativamente ad una distribuzione digitale e a distanza più efficiente. Secondo una ricerca condotta ad aprile presso 125 compagnie europee, il 57% degli intervistati prevede un panorama distributivo caratterizzato dall’accelerazione della digitalizzazione e da una significativa modifica nel mix dei canali.
La bancassicurazione potrebbe recepire questa tendenza prima degli assicuratori tradizionali, tanto più che non solo i clienti ma le stesse banche potrebbero richiedere ai loro partner assicurativi capacità digitali più sofisticate e integrate che in passato.