La Commissione Europea ha lanciato un’indagine antitrust sulla concorrenzialità nel settore IoT (Internet of Things, ovvero Internet delle cose) nella Ue.
L’inchiesta si focalizzerà quindi su prodotti e servizi connessi ad una rete e che possono essere controllati a distanza, incluse le applicazioni per la smart home e i dispositivi indossabili.
I dati raccolti serviranno alla Commissione per rafforzare la normativa a tutela della concorrenza nel settore.
La Vicepresidente Esecutiva Margrethe Vestager ha dichiarato
“Ci si attende che il consumo in ambito Internet of Things cresca in maniera significativa nei prossimi anni e divenga di uso corrente nella quotidianità delle persone. Immaginiamo che un frigorifero intelligente prepari la nostra lista della spesa, la quale tramite un dispositivo mobile venga inviata al negozio e da questo consegnata alla nostra porta, che potrebbe essere aperta automaticamente con un comando vocale. Le possibilità sembrano infinite. Ma poiché l’accesso ad una vasta mole di dati sembra essere la chiave del successo in questo settore, dobbiamo essere sicuri che i market player non esercitino un controllo sulle informazioni acquisite per distorcere la competizione o limitare l’accesso a questi mercati ai competitor. L’indagine ci sarà utile a comprendere meglio la natura ed i probabili effetti delle possibili criticità in questo ambito”.
Nonostante lo sviluppo del settore IoT sia ancora agli stadi iniziali nella Ue, vi sono già indicazioni che alcune pratiche aziendali potrebbero distorcere strutturalmente la competizione: gli ecosistemi IoT sono spesso caratterizzati da forti effetti di network ed economie di scala, che potrebbero condurre velocemente alla nascita di realtà digitali prevalenti.
Se, una volta analizzati i risultati dell’indagine, la Commissione identificasse specifiche criticità competitive, potrebbe aprire inchieste mirate per garantire la compliance con le norme Ue sulle pratiche anticoncorrenziali e l’abuso di posizione dominante.
L’iniziativa comprende altre azioni rientranti nel quadro di riferimento della strategia digitale della Commissione, in particolare legate alla normazione in ambito AI (Intelligenza Artificiale), dati e piattaforme digitali.
Per la primavera 2021 si prevede il rilascio di un report preliminare in pubblica consultazione, mentre la relazione definitiva seguirà nell’estate 2022.