
Filippo Maria Renga – Director Observatories Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano – intervenendo all’Italian Insurtech Summit di IIA – Italian Insurtech Association tenutosi lo scorso 17 settembre, ha offerto qualche elemento su come si stia sviluppando l’ecosistema italiano dell’insurtech e sulle prossime evoluzioni.
Attualmente, in Italia, siamo ancora in una fase iniziale: le startup insurtech sono 34; il contesto è vivace e soprattutto nell’ultimo anno ha registrato una crescita significativa. Tuttavia i finanziamenti complessivi dell’insurtech italiano sono limitati (174 mln di euro); i segnali di crescita ed i finanziamenti sono concentrati su alcune aziende in particolare.
Filippo Maria Renga invita però a prestare attenzione al fatto che la maggior parte (il 65%) delle startup insurtech cerca collaborazioni: sia con istituti finanziari e compagnie assicurative (38%), sia con soggetti non finanziari (41%), sia con altre startup (18%).
È quello che il Politecnico di Milano definisce un contesto di “cooperazione allargata”, in cui tutto l’ecosistema si attiva per offrire servizi assicurativi sempre migliori.
Sul lato della domanda, si tratta di un mercato nuovo, e in crescita. L’interesse è forte, il contesto è fertile e ricco di opportunità e – come abbiamo evidenziato negli articoli già pubblicati su auaonline.it – il Covid ha contribuito ad accelerare l’approccio ai servizi fintech on line.
Sebbene il numero di utenti che effettivamente ne fruisce sia ancora limitato, chi lo fa si dichiara estremamente soddisfatto e si sta ampliando la platea di coloro che comunque sono informati e si stanno preparando a fruirne.
Secondo Renga, offrire servizi innovativi comporta sperimentazione, innovazione e anche la predisposizione ad assumersi qualche rischio. Ma può risultare molto premiante.
Quel desiderio di innovazione che il consumatore manifesta già nel fintech, è sicuramente destinato ad estendersi all’insurtech anche grazie alle attività di ecosistema che possono comprendere l’open insurance – cioè un approccio all’innovazione che vede il coinvolgimento di attori anche non finanziari da parte delle grandi imprese del mondo assicurativo e delle startup – con il supporto di modalità regolatorie adeguate.