Pandemia e superamento delle tradizionali distinzioni tra canali distributivi

Novembre 10, 2020by Alessandra Schofield
Robot hand making contact with human hand on dark background Premium Photo

Riccardo Cesari – Consigliere IVASS – ha recentemente condiviso sul sito istituzionale alcune considerazioni sui rischi e le opportunità per il mercato assicurativo nell’attuale congiuntura.

La pandemia ha impattato, sta impattando e impatterà sul contesto nazionale e internazionale in maniera talmente significativa da segnare uno spartiacque tra l’Era B. C. (Before Covid) e oggi.

Le problematiche che il settore assicurativo italiano già fronteggiava – bassi tassi d’interesse, sottoassicurazione Danni, cyber risk – vengono amplificate dall’incertezza, mentre nuove criticità si aggiungono  oggi gli stessi.

Secondo Cesari “il “new normal” non sarà né il mondo del “lockdown” né il mondo B.C. ma una via di mezzo tutta da individuare”. 

Di certo, per ora, c’è la forte accelerazione, in senso digitale, impressa dalla pandemia a tutti  i processi e i prodotti. Questa spinta presumibilmente si esprimerà nello.sviluppo del canale digitale in tutte le fasi di business, che Riccardo Cesari identifica in:

  • Pubblicità
  • Contatto
  • Informativa/Consulenza (Advice)
  • Personalizzazione
  • Sottoscrizione
  • Liquidazione
  • Manutenzione e fidelizzazione

Ma, ammonisce il Consigliere, se la digitalizzazione consente prodotti più flessibili, tende a spingere verso una standardizzazione che non necessariamente è adeguata a tutti i prodotti e a tutti i clienti. 

Peraltro lo sviluppo di servizi, processi e prodotti digitalizzati pone in posizione di partenza maggiormente favorevole (quasi monopolistica) le realtà Big Tech. 

Le Autorità di Vigilanza debbono quindi monitorare con la massima attenzione il contesto per intervenire contrastando le seguenti possibili criticità: 

  • esclusione sia dei non-digitali sia dei diffidenti nella cessione dati
  • uso improprio delle informazioni fornite dalla clientela
  • riduzione degli spazi decisionali e di trasparenza a fronte di meccanismi automatici quand’anche “personalizzati”
  • riduzione della comparabilità delle offerte customizzate
  • riduzione della mobilità della clientela e della concorrenza tra i player.

La distribuzione, a sua volta, si sta diversificando e ibridando. AUA sottolinea il concetto di “omnicanalità” proprio a significare il superamento in atto delle tradizionali distinzioni tra canali agenziali e canali telematici evidenziato dall’IVASS.

 “Le imprese telematiche cercano il contatto “caldo” e quelle tradizionali sviluppano la digitalizzazione anche delle agenzie” commenta infatti Riccardo Cesari, che prosegue “L’offerta di servizi di più alta qualità (consulenza) e l’aumento della dimensione media delle agenzie possono migliorare il posizionamento degli agenti, la cui caratteristica di micro-imprese (4-5 addetti in media) comporta, inevitabilmente, tutti i problemi dimensionali ben noti anche in altri settori produttivi. I problemi di crescita dimensionale si sommano a quelli di crescita del capitale umano (formazione, skills), necessario per sviluppare funzioni di advisory ad ampio spettro”.

Parliamo di quella evoluzione e di quella crescita indispensabili per le Agenzie, che la Agenti UnipolSai Associati si sta adoperando per supportare, mettendo in campo attraverso il Consorzio AUA strumenti e servizi a tutto tondo e all’avanguardia.

Fonte foto: https://www.freepik.com/premium-photo/robot-hand-making-contact-with-human-hand-dark-background_5363980.htm

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.