
Riccardo Cesari è intervenuto sul tema della black box. La diffusione di questo dispositivo riguarda ormai quasi un quarto dei contratti in essere, ponendo l’Italia in testa alla classifica internazionale. L’indagine IPER ha rilevato non solo un alto tasso di penetrazione della black box (23% in media, con punte del 60% in talune province del Sud, come Caserta e Napoli) ma anche una scontistica dovuta alla scatola nera dell’ordine del 9-11% nel biennio 2018-2019, con valori più elevati nelle province del Sud, dove in genere è anche più elevato il livello dei premi.
Come noto, l’indagine IPER contiene informazioni su 6.000.000 di contratti RCA stipulati ogni anno, incluso il prezzo effettivamente pagato, le sue componenti (sconto, tasse, contributo al SSN) e le principali clausole contrattuali, tra cui la presenza della scatola nera, e informazioni aggiuntive sugli sconti praticati dagli agenti.
In via di sviluppo anche altre forme di controllo e monitoraggio del veicolo (come i sistemi eCall e CAN-Bus).
A fronte di queste importanti evoluzioni sul piano tecnologico e del diritto dei proprietari dei veicoli alla portabilità dei dati raccolti dai vari strumenti, IVASS ritiene opportuno rivedere l’esistente regolamentazione incentrata sui requisiti tecnici dei dispositivi, regolamentando piuttosto il format dei dati “portabili” tra i vari provider, intervenendo sulle modalità di trasmissione delle informazioni.