
Urge il completamento del quadro regolamentare previsto dalla legge affinché l’Istituto disponga degli strumenti necessari per ridisegnare l’attività antifrode in fase assuntiva, allo stato frammentaria e disorganica. Questo ha evidenziato l’IVASS alla VI Commissione Finanze della Camera.
A fronte della possibilità (previste dalla legge 124/2017) di integrare l’Archivio Antifrode – AIA ad altre banche dati, prevedendone l’utilizzo anche nel processo di assunzione per accertare la veridicità delle informazioni fornite dal contraente, occorrono un Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e una cooperazione con il Ministero della Giustizia per interagire con il casellario giudiziale e il casellario dei carichi pendenti.
Oltre quindi all’integrazione di AIA con alcune ulteriori fondamentali banche dati, è necessario poi rendere disponibile on line e in tempo reale le banche dati esterne già collegate (MIT e PRA).
Essenziale l’integrazione con l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, presso il Ministero dell’Interno, già prevista dallo schema di proposta di legge.
Cesari si è detto comunque convinto che la realizzazione del Preventivatore pubblico potrà efficacemente sopperire alle verifiche propedeutiche alla corretta assunzione del rischio, in virtù di accordi già sottoscritti dall’IVASS con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e con l’associazione di categoria delle imprese di assicurazione (ANIA).