Sicilia a rischio sommersione

Porto di Siracusa - Wikipedia

Secondo un recente studio finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e condotto dagli atenei “Aldo Moro” di Bari e di Catania e dalla Radboud Universiteit (Olanda), entro il 2100 circa 10 chilometri quadrati della costa siciliana sud-orientale potrebbero essere sommerse dal mare a causa del cambiamento climatico.

Dal 1880 in poi – evidenziano i ricercatori – il livello del mare ha iniziato ad innalzarsi di 14-17 cm; negli ultimi anni, però, la tendenza ha subito una forte accelerazione: oltre 30 cm ogni 100 anni.

Ciò si deve al riscaldamento climatico globale, che sta provocando lo scioglimento dei ghiacci continentali e l’espansione termica degli oceani, nel quale i cosiddetti gas serra giocano un ruolo fondamentale e le cui emissioni dovrebbero essere quindi tempestivamente ridotte.

Le coste della Sicilia orientale sono sotto osservazione anche a causa di alcune caratteristiche naturali proprie della superficie terrestre in quella zona.

Le accuratissime e avanzate analisi riguardano soprattutto le aree di particolare importanza per la Sicilia: la piana di Catania ad intensa vocazione agricola, i porti di Augusta e Siracusa, di rilevanza commerciale ed industriale, e Vendicari e Marzamemi, significativi dal punto di vista ambientale e turistico.

Queste zone subirebbero un impatto negativo dall’innalzamento del livello del mare non solo sotto il profilo ambientale, ma anche economico.

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.