Cambiamento climatico ormai prioritario per Assicuratori e Assicurati

L’ISTAT ha rilevato che nel 2021 i cambiamenti climatici si confermano al primo posto tra le preoccupazioni per oltre la metà della popolazione di 14 anni e più (51,5%).

Anche secondo la recente indagine Capgemini, il cambiamento climatico è ormai divenuta nel mondo la seconda maggiore preoccupazione degli assicurati (73%), subito dopo il Covid-19, e la ricerca di coperture e protezione contro eventi correlati è divenuta prioritaria.

Più dell’80% dei clienti, sia retail che aziendali, hanno messo in atto almeno un’azione climaticamente sostenibile negli ultimi 12 mesi, sia essa stata piccola – come scegliere di muoversi a piedi anziché in automobile – o significativa, come investire in infrastrutture resilienti.

Dal canto loro, le Compagnie considerano oggi il cambiamento climatico un top risk, come quello cyber, finanziario e tech. Il 74% degli operatori intervistati si è dichiarato particolarmente preoccupato per i problemi di assicurabilità dei rischi, il 72% per le pressioni sulla marginalità ed il 54% per le ripercussioni a livello regolatorio.

Delle 270 Imprese coinvolte nella ricerca, solo 8% si è già concretamente attivato e ha preso contromisure rispetto agli effetti del cambiamento climatico; molti altri player devono ancora passare dalla teoria alla pratica.

Sebbene l’industria assicurativa abbia fatto notevoli passi avanti nell’accesso alle nuove fonti di dati, l’opportunità di trarne indicazioni sui passi da compiere non è ancora pienamente sfruttata. Anche in questo senso, quell’8% che si sta rivelando particolarmente avanti nelle politiche di resilienza segna il passo: quasi il 53% accede a più di sei nuove fonti di dati, ivi inclusi i dati satellitari, i sensori da remoto, le stazioni meteo, i geodati, i dati social media, i modelli ESG ed i livelli delle acque.

Oltre tre quarti dei soggetti più “evoluti” – che Capgemini definisce Campioni di Resilienza – hanno adottato una o più iniziative in termini di adozione su larga scala di pratiche sostenibili: il 59% ha ristretto le coperture per le realtà che impattano negativamente sull’ambiente in maniera superiore alla media (attualmente il 27%). Secondo Capgemini, le Imprese assicurative avranno maggior successo assumento un ruolo ancora più attivo e andando oltre le esclusioni, privilegiando la via degli accordi con clienti, governi e comunità.

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.