Lo scorso 22 novembre Trend Micro ha pubblicato il report Cyber Risk Index CRI, che raccoglie i dati del primo semestre 2022 sulla compromissione dei dati subita dalle aziende.
L’indagine ha coinvolto 4.100 realtà in Nord America, Europa, Sud America e area Asia-Pacifico.
Il CRI calcola il divario tra le difese cyber dell’azienda e la possibilità di subire un attacco. I numeri indicano che il livello di rischio è decisamente aumentato negli ultimi sei mesi, a livello globale: si passa infatti dal -0,04 nella seconda metà del 2021 al -0,15 nella prima metà del 2022.
Il numero di organizzazioni sottoposte ad un attacco informatico “riuscito” è aumentato del 6% (dall’84% al 90%); in aumento anche le previsioni sul numero di aziende che potrebbero essere compromesse nel 2023 (dal 76% all’85%).
Le principali minacce cyber nella prima metà del 2022 hanno riguardato:
- Business Email Compromise (BEC)
- Clickjacking
- Attacchi Fileless
- Ransomware
- Furto di credenziali
Secondo Salvatore Marcis, Technical Director di Trend Micro Italia “Per evitare che la superficie indifesa aumenti vertiginosamente, è necessario combinare il monitoraggio delle risorse con il rilevamento e la risposta alle minacce, all’interno di un’unica piattaforma”.
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