Interessante notare come, secondo gli intervistati nel corso della recente indagine Deloitte, il settore finanziario e assicurativo sia tra i meno esposti all’ambientalismo “di facciata”: solo il 7% ritiene che questo ambito adotti il cosiddetto greenwashing, che si considera pratica invece molto diffusa nel contesto alimentare (42%).
Anche se, come abbiamo visto, nel settore finanziario la sostenibilità non è ancora un criterio di elezione nella scelta del prodotto/servizio, il fastidio dei Consumatori nei confronti del greenwashing non è un elemento da sottovalutare in prospettiva anche in questo ambito.
Il medesimo report, infatti, rileva che ad una fittizia attenzione ai temi ESG consegue:
- Lo switch a favore di marchi concorrenti nel 51% dei casi
- Una cattiva pubblicità presso familiari e conoscenti nel 22% dei casi
- Recensioni negative sui social media nel 18% dei casi. Analoga percentuale limita acquisti sostenibili anche da altri brand
- Una richiesta di rimborso nel 14% dei casi. Analoga percentuale decide di denunciare la cosa ad un’Associazione consumeristica
