A Siracusa il convegno City Flows di Unipolis sul tema della mobilità

Settembre 22, 2023by Alessandra Schofield

Il convegno City Flows organizzato dalla Fondazione Unipolis e l’European Transport Safety Council si è tenuto a Siracusa il 21 settembre 2023. Tema dell’appuntamento – che rientra nell’ambito della European Mobility Week (16-22 settembre), che vede la realizzazione di iniziative in tutta Europa – è stato, appunto, la mobilità declinata in molti dei suoi vari aspetti: la sicurezza, il rapporto tra mobilità e urbanistica, la digitalizzazione della mobilità e l’inclusione.

L’evento è stato coordinato da Laura La Posta, caporedattrice de Il Sole 24 Ore, che ha sottolineato l’importanza della sostenibilità – anche nell’ambito della mobilità – non solo e non tanto per ragioni di compliance normativa, ma anche come opportunità di sviluppo per un intero sistema Paese, per l’Europa e per il futuro dei giovani, potendo creare molti posti di lavoro. Obiettivo di City Flows, dunque, condividere idee e buone pratiche per rendere connesse, sicure e sostenibili non solo le città, ma i Paesi e l’Europa nel suo insieme.

Il convegno è stato patrocinato dal Comune di Siracusa e dalla Polizia di Stato.

Il collega Salvatore Lauria, che ha fortemente voluto questo evento ed ha collaborato alla sua realizzazione, ha aperto i lavori.

Se l’oggi è un punto di incontro tra il campo delle esperienze e l’orizzonte delle attese – ha osservato Lauria – quale migliore scelta della città di Siracusa, con i suoi duemilasettecentocinquanta anni di storia che ne fanno un luogo perfetto per immaginare – in una sorta di viaggio ideale, che parte dal 733 a. C., quando Siracusa fu fondata – anche lo sviluppo della mobilità? L’International Institute for Criminal Justice and Human Rights, che fisicamente ospita l’appuntamento, è una Fondazione che si occupa di studio, di formazione e di ricerca nel campo della giustizia penale internazionale e comparata e dei diritti umani; quindi un contesto eccellente per un evento di respiro europeo quale City Flows.

In questa cornice di riferimento si è dunque voluto realizzare un’iniziativa che fosse quasi come una composizione musicale – ha spiegato il Collega – poiché il livello, la qualità l’assonanza e l’armonia dei singoli relatori promettono una sinfonia che ci si augura costituisca soprattutto uno spunto utile per riflettere sulla mobilità in una visione plurale, come la Sicilia stessa è, così meravigliosamente descritta da Gesualdo Bufalino, nel passo citato appunto da Lauria
“Dicono gli atlanti che la Sicilia sia un’isola. E sarà vero, perché gli atlanti sono dei libri d’onore. Ci sarebbe tuttavia voglia di dubitarne quando si pensa che al concetto di isola normalmente corrisponde un grumo compatto di razze e di costumi. Invece, qui in Sicilia tutto è dispari, mischiato, cangiante, come nel più ibrido dei continenti. È vero che le Sicilie sono tante. Noi non finiremo mai di contarle. C’è la Sicilia verde del carrubo, quella bianca delle saline, quella gialla dello zolfo, bionda del miele, e quella purpurea della lava dell’Etna. C’è anche una Sicilia pigra, una frenetica, una che si estenua nella ricerca della roba, e un’altra che vive la vita come fosse un copione di Carnevale. Infine, c’è una Sicilia che si sporge dal crinale di vento in un accesso di abbagliato delirio”.

Il processo di automazione dei veicoli e le ricadute che questo avrà in termini di responsabilità civile è un tema che avrà fortissimi impatti socio-economici e sul quale tutto il sistema assicurativo si sta interrogando. A seguito di incidenti stradali, la Society of Automotive Engineers ha definito in sei i livelli di automazione degli autoveicoli – ha proseguito Lauria – da 0 a 5, dove al livello 0 corrisponde nessuna automazione ed il livello 1 prevede il cruise control adattivo oppure il mantenimento di corsia. Il combinato di questi due sistemi sancisce il passaggio al livello 2, che sostanzialmente corrisponde all’automazione parziale, che quindi permette di avere accelerazione, frenata e direzione gestite allo stesso tempo. Il livello 3 indica l’automazione condizionale in determinate condizioni di traffico, mentre il livello 4, l’automazione elevata, presuppone che i sistemi siano già sostitutivi del conducente, ma soltanto in determinati ambiti, ad esempio nei quartieri dove sono attivi i servizi di taxi automatizzati. Ebbene, in questi contesti, i comandi nei veicoli possono essere del tutto assenti, e chi sta all’interno del mezzo può disinteressarsi di ciò che succede sulla strada e riceve soltanto dei segnali. Infine, il livello 5 rappresenta la guida autonoma, la sostituzione completa del conducente con il sistema. Ora, è chiaro che questa rivoluzione imporrà un ripensamento delle regole e dei Codici Civili in caso di incidenti stradali, in ragione del trasferimento di responsabilità dal conducente a un sistema complesso dato da
un algoritmo che sta alla base dell’intelligenza artificiale e da un software che dovrà essere installato, aggiornato, manutenuto. In caso di incidente stradale, di chi sarà la responsabilità? E soprattutto, come si affronteranno le questioni etiche, in ordine alle cosiddette “scelte tragiche”, quelle che i filosofi chiamano il problema del “carrello ferroviario” che ha di fronte a sé due sole opzioni, una più drammatica dell’altra? A questa rivoluzione, ha proseguito Lauria, se ne affianca un’altra legata alla consapevolezza dell’abbandono del possesso del veicolo a favore del suo utilizzo. Occorre ragionare di una mobilità sostenibile, che riduca l’inquinamento, decongestioni il traffico e soprattutto diminuisca gli incidenti stradali, causa di tragedie ormai inaccettabili, coerentemente con l’elaborazione di un altro tema fondamentale, quello del risparmio – non solo energetico – che, in tutte le sue accezioni possibili, conserva sempre un valore positivo. Risparmio e consumo sono le due facce della stessa medaglia, due variabili legate da un principio che in finanza si chiama di correlazione inversa: si diminuisce il consumo, si aumenta il risparmio e per risparmiare si devono eliminare gli sprechi. E non è soltanto una questione di consumo di beni e servizi, spesso stimolati nell’acquisto da campagne pubblicitarie che fanno apparire reali bisogni fittizi, ma di consumi di beni preziosi come il suolo, l’acqua, l’energia, il tempo che, correlati in senso positivo, fanno pensare al risparmio energetico, di suolo, idrico e di tempo, che probabilmente è il bene più prezioso. E per stimolare la cultura del risparmio d’accordo, dobbiamo trasferire la consapevolezza agli adulti, ma soprattutto ai giovani europei, perché probabilmente l’insegnamento più efficace per un adulto è quello di essere richiamato da un bambino, e per un genitore è quello di essere ripreso dal proprio figlio. La scuola diventa così fondamentale, ricordando in ogni contesto che nessun guadagno è tanto sicuro quanto risparmiare ciò che si ha, ha concluso Salvo Lauria.

Il convegno – il cui programma è qui di seguito allegato – è integralmente disponibile a questo link.

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Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.