
Il cliente che entra in Agenzia per chiedere informazioni o farsi fare un preventivo potrebbe essere un ispettore IVASS.
L’Istituto sta infatti per dare il via a due progetti pilota incentrati sul mystery shopping (ma forse dire “mystery watching” sarebbe più corretto).
Sostanzialmente, inviati dell’Authority si recheranno “sotto mentite spoglie” presso le strutture di Agenti e Broker e gli sportelli bancari – sperimentando inoltre le pratiche di acquisto tramite i canali diretti – per constatare le modalità e le pratiche di vendita adottate.
È quanto riferisce Anna Messia in un articolo pubblicato oggi (13 febbraio) su MF, trasferendo ciò che Elena Bellizzi – responsabile del servizio di controllo sulle condotte di mercato adottate nei confronti dei consumatori – ha anticipato nel corso di una tavola rotonda (moderata dalla Messia stessa) tenutasi il 7 febbraio all’Università di Parma nell’ambito del Convegno Rischi e assicurazione. Le lezioni dal passato per le sfide del futuro.
L’utilizzo del mystery shopping per scopi di vigilanza rappresenta in Italia una totale novità, mentre in Regno Unito e Belgio è già pratica corrente.