Cambiamento climatico: di male in peggio

Il rapporto Legambiente Il clima è già cambiato dedica uno specifico focus sui cambiamenti in corso nel Mar Mediterraneo.

L’Italia è fortemente attenzionata dal mondo scientifico, che ritiene il nostro Paese un’area particolarmente vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico.

La sua particolare conformazione e posizione geografica lo espongono al rischio di un significativo aumento dei cicloni – sono i cosiddetti “medicane” (mediterranean tropical-like ciclone) – e delle ondate di calore cui sarebbe inevitabilmente connesso un deciso incremento di mortalità.

Perciò, unitamente al contributo alle politiche globali di mitigazione del clima previste dall’Accordo di Parigi, è indispensabile prepararsi all’impatto degli scenari che gli scienziati stanno prefigurando per le aree a sud-est del mondo: Mediterraneo, Nord Africa, Medio Oriente ed Europa meridionale.

L’Italia – ci avvisa il mondo scientifico – dovrebbe guarda con molta attenzione all’esperienza che già molti territori stanno subendo (e che, giustamente evidenzia Legambiente, costringe tante persone ad emigrare) e che in parte anche noi stiamo toccando con mano: aridità, siccità, desertificazione, riduzione dell’accesso alle risorse idriche, ondate di calore.

Legambiente richiama la nostra attenzione anche sui dati Ispra in tema di dissesto idrogeologico: il 91% dei nostri Comuni è esposto a frane e/o alluvioni (che, rispettivamente, possono coinvolgere 1,28 milioni e 6 milioni di abitanti), ed il 16,6% del territorio nazionale si considera a maggiore pericolosità.

Spaventosi anche i numeri evidenziati dal rapporto Ecosistema Rischio della stessa Legambiente: il 69,7% dei Comuni ha dichiarato di avere abitazioni in aree a rischio: nel 26,8% dei casi sono presenti interi quartieri, nel 50,4% vi sorgono impianti industriali, nel 14,6% scuole o ospedali e nel 20,5% strutture ricettive o commerciali.

Ecco. Rendiamoci conto.

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.