
Secondo il bollettino pubblicato ieri dall’IVASS – 21 luglio 2020 – sugli andamenti della garanzia RCA, nel primo trimestre 2020 il prezzo medio effettivamente pagato è di € 392. Il 90% degli assicurati paga meno di € 607; il 50% paga meno di € 352, il 10% meno di € 219.
Sebbene il trend decrescente dei prezzi sia iniziato nel 2014, il 1° trimestre 2020 – che vede una riduzione del 3,4%, quindi € 14 in meno, su base annua – risente innegabilmente degli effetti della pandemia. Nel mese di marzo, infatti, l’andamento in diminuzione (-5,2%) appare doppio rispetto a quello dei due mesi precedenti (-2,6% in gennaio e -2,8% in febbraio). Nello stesso mese cala del 20% il numero delle polizze in essere, laddove il parco assicurato risulta stabile nei primi due mesi del 2020.
Secondo l’IVASS l’epidemia di SARS-CoV-2 ha inciso soprattutto sui “nuovi rischi” – ovvero i veicoli di nuova acquisizione o oggetto di passaggi di proprietà – il cui andamento registra un calo del 26% su base annua, mentre i rischi pre-esistenti segnano un -6%.
È proprio la flessione dei nuovi rischi – mediamente più costosi – a trainare l’incremento della riduzione del prezzo medio nel primo trimestre 2020: questi contratti hanno subito una riduzione di prezzo del -4,9% (-2,6% per i rischi pre-esistenti, su base annua).
Il dato è confermato dal crollo delle nuove immatricolazioni (-85%) e dei passaggi di proprietà (-62%).
L’84,9% degli assicurati è in Classe 1, ove gli assicurati under 25 pagano € 275 euro in più rispetto a quelli tra i 45 e i 59 anni e € 290 euro in più rispetto agli over 60.
Il tasso di penetrazione della black box – registrato dal 2014 – si è consolidato con incrementi costanti di 1 punto percentuale l’anno dopo il picco del biennio 2015-2016 (+3% per anno): nel primo trimestre 2020 il 22,2% delle polizze stipulate prevede una clausola con effetti
di riduzione del premio legata alla presenza di scatola nera. Eterogenea la penetrazione della scatola nera nelle province e fortemente correlata al prezzo medio: ad esempio i contratti con black box a Napoli sono il 57,2% contro il 16,2% di Milano.