
AUA sostiene da tempo che il 2020 – destinato a passare tristemente alla storia per la pandemia mondiale che ancora miete quotidianamente vittime – abbia impresso un’accelerazione decisa alla digitalizzazione della relazione, indirizzandola verso l’approccio omnicanale e, contemporaneamente, abbia però esaltato il ruolo centrale degli Agenti nell’intermediazione dei prodotti assicurativi. AUA ripete anche che i primi reali effetti di questa spinta si vedranno nel 2021 e che questo è un biennio di fondamentale transizione.
Secondo IIA – Italian Insurtech Association – nel 2021 si assisterà alla crescita:
- dell’integrazione dei prodotti assicurativi nelle transazioni finanziarie e retail
- delle partnership fra incumbent (le Compagnie tradizionali) e startup
- degli investimenti in nuove startup insurtech, con raccolte medie che supereranno il milione per singola startup
- dell’attenzione ai segmenti cyber e health
- della penetrazione della distribuzione di prodotti dedicati alle PMI tramite piattaforme tecnologiche
- della centralità del data management (la gestione dei Big Data) nella costruzione di vantaggi competitivi
- delle iniziative di venture building
- dell’offerta di assicurazioni parametriche
- delle architetture tecnologiche basate sul cloud
- delle adozioni di business model MGA (Managing General Agent, Agenzie grossiste di assicurazioni e riassicurazioni)
- delle polizze Danni distribuite digitalmente (con un raddoppio rispetto al dato attuale)
Staremo a vedere. Come al solito, è sempre bene essere informati su cosa fa il mercato o, almeno, alcuni dei soggetti che lo popolano – e uno sguardo ai soci di IIA potrebbe essere interessante – per essere protagonisti del cambiamento e non subirlo.