Open Insurance: cos’è e perché interessa EIOPA

Gennaio 29, 2021by Alessandra Schofield
GitHub - OAI/OpenAPI-Specification: The OpenAPI Specification Repository
Fonte foto: GitHub

EIOPA (European Insurance and Occupational Pension Authority) ha lanciato il 28 gennaio 2021 una indagine sulla Open Insurance, focalizzata sull’accesso ai dati relativi all’ambito assicurativo e alla loro condivisione.

Il termine Open Insurance, infatti, si riferisce ad un sistema nel quale si forniscono dati e servizi a partner, community e startup per creare nuovi servizi, applicazioni e modelli innovativi o completamente rivisti di business. 

Questa nuova concezione fa parte del trend tecnologico che viene attualmente impresso nei differenti momenti del percorso assicurativo del consumatore. Per fare un esempio, oggi i Big Data consentono di promuovere l’analisi dei rischi assicurati rielaborando i dati storici digitali del cliente, trasferendo alle Compagnie informazioni sempre più dettagliate.

Tramite l’Open Insurance, le Imprese possono sperimentare, collaborare e attuare soluzioni e modelli di business innovativi, agevolmente sviluppati in ambito Insurtech. Si parla di analisi dei dati, Machine Learning, riconoscimento facciale e Intelligenza Artificiale: qualcosa che va molto oltre i web comparatori di tariffe.

Un tema, quindi, di grande interesse anche per le Autorità di Vigilanza. Ecco perché EIOPA ha deciso di sondare come e quanto la catena di valore assicurativa possa essere “aperta” attraverso la condivisione dei dati anche dei singoli assicurati tra operatori del settore e non, al fine di proteggere i diritti dei clienti e consentire però l’innovazione di prodotti e servizi. 

Le principali aree del documento in pubblica consultazione includono:

  • Open Insurance, definizione e casistica di utilizzo
  • rischi e benefici dell’Open Insurance
  • barriere regolamentari
  • possibili ambiti da considerare per realizzare linee guida sane per l’Open Insurance

Dalle prime analisi emerge che lo scambio di dati personali e non tramite sistemi aperti API (Application Programming Interfaces) è già iniziato nel settore assicurativo.

Questo può facilitare l’innovazione ed implementare la capacità di risposta ai cambiamenti delle necessità e delle aspettative dei clienti. D’altro canto, però, potrebbe anche determinare nuovi rischi o amplificarne di esistenti, come la sicurezza dei dati, il cyber risk, le criticità operative e le problematiche connesse agli aspetti di responsabilità ed etica o, in senso più ampio, alla protezione del consumatore. L’aumento della condivisione dei dati, specie se combinata con strumenti AI o di machine learning, potrebbe inoltre incentivare l’esclusione dal mercato di talune fasce di consumatori. 

Una chiave di lettura possibile rispetto alle soluzioni Open Insurance, è trovare un equilibrio tra gli obiettivi regolatori di protezione dei dati, attività assicurativa e concorrenza, supportando al contempo l’innovazione, l’efficienza, la protezione del consumatore e la stabilità finanziaria.

Per individuare tale equilibrio, EIOPA ritiene necessario un ampio confronto fra gli stakeholder, che sono quindi caldamente invitati a contribuire compilando l’indagine proposta entro il prossimo 28 aprile 2021.

EIOPA utilizzerà i risultati della ricerca per cogliere in maniera più efficace gli sviluppi della Open Insurance, i rischi e i benefici e per pianificare i passi successivi anche a livello legislativo in seno alla Commissione Europea per la Strategia sulla Finanza Digitale o integrare il lavoro già in corso da parte dell’Authority europea sulla digitalizzazione.

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.