
Il Consiglio Europeo ha concluso il lungo percorso iniziato nel gennaio 2017, concordando lo scorso 10 febbraio un mandato negoziale per la revisione delle norme in materia di e-privacy ed elaborando un testo definitivo sul quale adesso possono essere avviati i colloqui con il Parlamento Europeo.
Materia dell’iter legislativo è la tutela della vita privata e della riservatezza nell’uso di servizi di comunicazione elettronica.
“È fondamentale disporre di norme solide in materia di tutela della vita privata al fine di creare e mantenere la fiducia in un mondo digitale. Il cammino verso la definizione della posizione del Consiglio non è stato facile, ma abbiamo ora un mandato che trova un buon equilibrio tra una solida tutela della vita privata delle persone e la promozione dello sviluppo di nuove tecnologie e dell’innovazione. La presidenza portoghese è molto lieta di avviare ora i colloqui con il Parlamento europeo su questa proposta fondamentale” ha dichiarato Pedro Nuno Santos, Presidente del Consiglio.
Attualmente è in vigore la direttiva e-privacy del 2002, che tuttavia necessita di un aggiornamento che tenga conto dei nuovi sviluppi tecnologici e del mercato: l’utilizzo diffuso di voice-over-IP, di servizi di posta elettronica basati sul web e di servizi di messaggistica nonché dell’emergere di nuove tecniche per tracciare il comportamento online degli utenti.
La vigente direttiva verrà quindi abrogata ed il progetto di regolamento sulla vita privata e le comunicazioni elettroniche concordato dal Consiglio, una volta concluso l’iter legislativo, andrà a precisare ed integrare anche il GDPR (Regolamento Privacy).
Il nuovo regolamento che entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE e inizierà ad applicarsi due anni dopo, si applicherà agli utenti finali che si trovano nell’UE anche nei casi in cui il trattamento avvenga al di fuori dell’UE o il fornitore di servizi sia stabilito o ubicato al di fuori dell’UE. Come spiega il Consiglio Europeo nel comunicato stampa dedicato, riguarderà il contenuto delle comunicazioni elettroniche trasmesse utilizzando reti e servizi accessibili al pubblico, nonché i metadati relativi alla comunicazione. I metadati comprendono, ad esempio, informazioni sul luogo, sull’ora e sul destinatario della comunicazione. Si ritiene che possano essere tanto sensibili quanto il contenuto.