E-Privacy: il Consiglio Europeo concorda il nuovo normativo

Febbraio 16, 2021by Alessandra Schofield
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Il Consiglio Europeo ha concluso il lungo percorso iniziato nel gennaio 2017, concordando lo scorso 10 febbraio un mandato negoziale per la revisione delle norme in materia di e-privacy ed elaborando un testo definitivo sul quale adesso possono essere avviati i colloqui con il Parlamento Europeo.

Materia dell’iter legislativo è la tutela della vita privata e della riservatezza nell’uso di servizi di comunicazione elettronica. 

“È fondamentale disporre di norme solide in materia di tutela della vita privata al fine di creare e mantenere la fiducia in un mondo digitale. Il cammino verso la definizione della posizione del Consiglio non è stato facile, ma abbiamo ora un mandato che trova un buon equilibrio tra una solida tutela della vita privata delle persone e la promozione dello sviluppo di nuove tecnologie e dell’innovazione. La presidenza portoghese è molto lieta di avviare ora i colloqui con il Parlamento europeo su questa proposta fondamentale” ha dichiarato Pedro Nuno Santos, Presidente del Consiglio.

Attualmente è in vigore la direttiva e-privacy del 2002, che tuttavia necessita di un aggiornamento che tenga conto dei nuovi sviluppi tecnologici e del mercato: l’utilizzo diffuso di voice-over-IP, di servizi di posta elettronica basati sul web e di servizi di messaggistica nonché dell’emergere di nuove tecniche per tracciare il comportamento online degli utenti.

La vigente direttiva verrà quindi abrogata ed il progetto di regolamento sulla vita privata e le comunicazioni elettroniche concordato dal Consiglio, una volta concluso l’iter legislativo, andrà a precisare ed integrare anche il GDPR (Regolamento Privacy). 

Il nuovo regolamento che entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE e inizierà ad applicarsi due anni dopo, si applicherà agli utenti finali che si trovano nell’UE anche nei casi in cui il trattamento avvenga al di fuori dell’UE o il fornitore di servizi sia stabilito o ubicato al di fuori dell’UE. Come spiega il Consiglio Europeo nel comunicato stampa dedicato, riguarderà il contenuto delle comunicazioni elettroniche trasmesse utilizzando reti e servizi accessibili al pubblico, nonché i metadati relativi alla comunicazione. I metadati comprendono, ad esempio, informazioni sul luogo, sull’ora e sul destinatario della comunicazione. Si ritiene che possano essere tanto sensibili quanto il contenuto.

Alessandra Schofield

Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio, da oltre vent'anni sono vicina alle realtà associative di primo e di secondo livello degli Agenti d’assicurazione, prestando consulenza professionale nell’ambito della comunicazione. All’attivo ho anche un’esperienza nel mondo consumeristico. Attualmente collaboro con AUA Agenti UnipolSai Associati, dedicandomi a questo grande e coinvolgente progetto con passione ed entusiasmo.