
Nel 2020 gli investimenti complessivi nell’Insurtech hanno continuato a crescere, raggiungendo i 7,1 mld di dollari e 377 operazioni con un incremento, rispetto al 2019, del 12% e del 20%. L’interesse verso questo ambito, che IIA monitora a partire dal 2010, è cresciuto costantemente, toccando il punto più alto proprio lo scorso anno e secondo i dati all’ombra delle realtà insurtech operanti nei Danni, stanno lentamente maturando anche le startup Vita e Salute.
Nel 2020, il maggior apporto è stato dato dal Nord America, con 4,7 md di dollari; 1,3 mld sono stati investiti dall’Asia e 945 mln dall’Europa, che appare quindi ancora piuttosto “cauta”.
Nel continente europeo, il maggior numero di startup insurtech si trova nel Regno Unito (98), seguito dalla Germania (44), dalla Francia (23), dalla Spagna (12), dall’Italia (11) e dalla Svezia (10); nella voce “Altri” le restanti 71 realtà.
Uno sguardo agli investimenti effettuati mostra tuttavia che Regno Unito e Germania sono entrambe al primo posto, con 0,9 mld di dollari, seguite da Francia (0,3 mld), Svezia (0,2 mld), Italia e Spagna (entrambe con 0,1 mld); i rimanenti 0,4 mld sono sotto la voce “Altri”.
Un confronto tra Italia ed Europa – effettuato da IIA sui dati EFMA 2019 – mostra il nostro Paese ancora poco aperto a questo tipo di mercato:
- 4 le startup italiane create contro la media di 17 negli altri Stati europei
- 1 Compagnia assicurativa ha investito nelle startup (4-5 la media europea)
- 10,5 mln il capitale raccolto dalle startup (160 mln la media)
- il 15% degli AD di Compagnia considera l’insurtech una priorità (contro il 65% negli altri Stati)
- 4% gli investimenti in tecnologie applicate ai ricavi (13% la media)
- 5% il livello di considerazione dell’open insurance come priorità (35% la media)
- 15% la presenza nelle Imprese assicurative di una struttura dedicata all’innovazione dell’offerta (contro l’80% di media)
Questi dati sono stati presentati da Italian Insurtech Association (di cui anche Leithà, la società che collabora con Unipol per gli aspetti legati all’innovazione tecnologica fa parte) lo scorso 15 febbraio.